Ero assorta dai miei compiti di casalinga quando mi hanno contattato gli amici di Germinal per mostrarmi un grafico su una testata locale che, volendo rendere omaggio a quello che la sparò grosso sul milione di posti di lavoro, decise di spararla sulle 2 milioni di visite (in realtà visualizzazioni… c’è una piccola differenza). E come per quello del milione di posti di lavoro, anche stavolta qualcuno ci crede. Ma la differenza è che quello faceva politica, questi dovrebbero fare informazione e con i dati davanti stanno lì ad inventare frottole. Anche una casalinga come me, ma chiunque che sappia leggere, scrivere e far di conto, vedendo un grafico che raccoglie sei mesi con dei dati che possano essere le visualizzazioni che hanno una punta massima a circa 8000 si fa una grossa risata a dire che stavolta fu sparata grossa.
Prendiamo, infatti, una calcolatrice: in sei mesi, aumentiamo, contrariamente al mega risultato ottenuto in meno di 6 mesi (ma vogliamo essere buoni), ci sono 180 giorni (più o meno tra 31, 28 e 30). 2 milioni diviso 180, lo dice una qualsiasi calcolatrice, fa circa 11.000. Quindi, per raggiungere due milioni di visualizzazioni bisogna che ogni giorno ci sia una media di 11.000 visualizzazioni, ovvero che ci siano giorni in cui magari ne fai 10.000 ma giorni che ne fai 12.000. Ma, ora mi chiedo, uno che al massimo ha raggiunto 8000 visualizzazioni, quindi ben lontano da 11.000 se la matematica non è un’opinione, come fa ad avere 2 milioni di visualizzazioni? Son fantasmi dall’oltretomba? Arrotondiamo per eccesso? Fa come il mio salumiere che se gli chiedo 2 etti di salame me ne fa 2 etti e mezzo e mi dice “che fa lascio?”
Misteri della vita…
P.s. e poi c’è una bella differenza tra visualizzazioni e visite (o, ancor meglio, il dato più importante) accessi unici: uno può fare anche 10 milioni di visualizzazioni ma è una sola visita ed è un unico accesso… vabbè è più o meno come i sondaggi in cui si vota più volte…
p.p.s. non è ovviamente una fake news quella smontata… si mancherebbe di rispetto… alle “vere” fake news
La Casalinga di Voghera
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