top of page
Immagine del redattoreGerminal Controvoce

La risposta dei giovani di Polizzi Generosa allo stilista D.Dolce











Ci risiamo: anche il famosissimo stilista Domenico Dolce è caduto nel luogo comune dei giovani sfaticati che non vogliono più lavorare. Il cofondatore del brand di fama mondiale Dolce & Gabbana nei giorni scorsi, nel corso di un evento pubblico, si è lasciato andare a quello che a tutti è sembrato come una sorta di amaro sfogo. Prendendosela con le ultime generazioni di lavoratori, a suo dire troppo impegnate a trascorrere tutto il loro tempo sui social network, piuttosto che darsi da fare per costruirsi un futuro. Ma è davvero così? La risposta che oggi i giovani concittadini di Dolce hanno dato in diretta televisiva, però, dipinge tutto un altro scenario.

Le parole di Domenico Dolce







Le dichiarazioni della discordia, Domenico Dolce le ha pronunciate nel corso dell'inaugurazione di una mostra fotografica organizzata presso la sua fondazione, P.G. 5 cuori, nel comune di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo. E', questo, la cittadina natìa dello stilista, il quale è tornato in patria nei giorni scorsi per il suo 65esimo compleanno. Una giornata di festa che si è trasformata in una giornata di polemica nel momento in cui Dolce ha cominciato a parlare dei giovani di oggi. Lo stilista è caduto nella solita tiritera del lavoratore che si è rimboccato le maniche e, con la sua valigia di cartone, è partito per fare fortuna.

Da sinistra: Domenico Dolce e Stefano Gabbana, fondatori del brand di fama mondiale 'Dolce & Gabbana'

"Fate noccioline, il fagiolo badda, ricamate, come si può pretendere il progresso se nessuno fa nulla? I giovani da me si aspettano che venga qua con una valigia piena di soldi da distribuire [...]. Cosa fai un giorno intero su Facebook? Vai a lavorare!". Queste le parole di Dolce, che, insomma, ci è andato giù pesante. Un lungo elenco di cliché che abbraccia tutti i luoghi comuni negativi sui ragazzi di oggi, con l'immancabile paragone con le generazioni passate, fatte di veri lavoratori. Insomma: secondo lo stilista, i giovani oggi sono scansafatiche buoni a nulla, ipnotizzati dagli smartphone. Stanno davvero così le cose? Vediamo la replica a Dolce da parte di quei giovani a cui lo stilista si riferiva.

La replica del giovani 'nullafacenti'

"Siamo un po' delusi dalle parole di Dolce. Con due lauree in tasca mi sono messo a fare il fruttivendolo e il cameriere perché ho trovato difficoltà nel trovare lavoro. Stimiamo Dolce, per noi è un motivo di vanto andare in giro nel mondo e dire che siamo suoi concittadini. Gli chiedo un incontro per conoscere la nostra realtà visto che lui viene qui pochi giorni l'anno, così da capire come stanno veramente le cose", afferma Pietro, intervistato in diretta da Morning News, su Canale 5.



Simona Branchetti, conduttrice della trasmissione Mediaset, pone allora il problema dell'emigrazione e chiede, dallo studio: "Cosa siete disposti a fare per la vostra formazione? Andreste via?". "Il problema è proprio questo: il tema dell'emigrazione non inizia con Domenico Dolce, ma è un problema storico che viviamo in maniera drammatica. Per noi andare via non è la soluzione. Chiediamo che, come altrove in Italia, si creino anche qui, nei luoghi dove siamo nati, opportunità di lavoro che diano dignità e stabilità. E che ci permettano di costruire qui il nostro futuro: noi non vogliamo partire. La gente però va via, e qui si smonta il cliché: si tratta di una condizione spiacevole e che vorremmo fosse trattate come problema a cui trovare una soluzione", afferma Tiziana, 24enne studentessa di Scienze Umane, aspirante insegnante.

Che aggiunge la stoccata finale allo stilista: "Credo che Dolce sia caduto vittima di uno stereotipo. Una questione assai diffusa, l'idea del siciliano nullafacente. Ma è un'idea ormai superata, e lo dimostra il fatto che ci sono tanti giovani che fanno tanti lavori e che emigrano, e che soprattutto negli ultimi anni sono nate un sacco di associazioni e aggregazioni giovanili che si pongono il tema di costruire opportunità, e di provare a vivere il nostro comune n maniera più attiva. Dolce ha toppato malissimo".

( Già apparso su TuttoNotizie, a cura di Rita Sparano)

0 commenti

コメント


bottom of page