Quella di oggi, 30 luglio 2023 è una domenica di quelle che in futuro verranno ricordate.
Infatti, circola con più forza e chiarezza, il disagio che vive la locale sezione del partito “ FRATELLI D’ITALIA” nei confronti del sindaco, del suo operato amministrativo e anche del suo poco rispetto dell’istituzione consiliare.
FdI, per anni è rimasto a “ guardare” in silenzio l’operato dell’amministrazione cittadina di Nicosia.
Vuoi per affinità ideologiche con il sindaco e alcuni componenti della giunta, vuoi per qualche consigliere comunale dell’ex maggioranza molto vicino a questo partito.
Tant’è che per anni abbiamo assistito a un vero e proprio appoggio all’amministrazione Bonelli, con alcune dichiarazioni che ne qualificavano in positivo l’operato.
Da oggi, sembra che qualcosa è cambiato, ci giunge notizia di una crescita esponenziale del disagio e delle critiche contro l’attuale sindaco e come quelli che i FdI si sono stancati di continuare a fare i portatori d’acqua.
La dirigenza locale, sembra abbia chiesto al sindaco in maniera decisa un cambio di passo e di metodo dell’ attività cittadina.
Tutto questo in linguaggio più semplice si può tradurre come la richiesta chiara di un rimpasto in giunta e della nomina d’un altro esponente di Fdl nella giunta ( ricordo ai lettori che l’assessore Zappia è già espressione di Fratelli d’Italia), o visto i tanti movimenti che sono in atto per preparasi al dopo Bonelli da parte di tanti " candidadi sindaci in pectore", per proteggere e fare quadrato attorno a quest'ultimo, anchesso papabile candidato.
Il “ mal di pancia “ del partito più grande della destra nicosiana si può sintetizzare in questo commento : “Non possiamo continuare a fare i portatori d’acqua, pronti a mettere da parte critiche e proteste quando si tratta di salvare la nave dalla deriva, non si tratta di costruire un campo largo ma di ripristinare una qualità amministrativa decente “.
Che succede quindi?
Come abbiamo sempre ribadito, non è una questione personale o di metodo amministrativo, i cittadini esigono una nuova dimensione dell’impegno pubblico.
Occorre smettere di coltivare nostalgie e metodi del passato.
Bisogna smetterla di usare linguaggi del più basso politichese e riempire la testa dei cittadini con cose tipo “ non le abbiamo fatte .. ma vi garantiamo che tra un pò le facciamo..”
Smettetela, e soprattutto smettila tu sindaco, nessuno vi crede più, avete avuto quasi 10 anni e decine di milioni di euro a disposizione per farle.
Non crediamo che l’attuale classe dirigente, e mi riferisco oltre al sindaco, agli assessori, ai consulenti e ai consiglieri comunali è per la stragrande maggioranza inadeguata a governare il momento storico che sta vivendo la nostra comunità.
Un’azione seria nei confronti dei tanti elettori che hanno votato questa amministrazione comunale, ma anche verso quelli che hanno votato altri candidati è quella di DIMETTERSI e restituirgli la parola.
Se si vuole ritrovare la rotta e ridare una possibilità seria di rilancio alla nostra comunità, è arrivato il momento di rimettere insieme le idee, le esperienze, le competenze e le speranze di tantissimi cittadini e ritornare al voto.
Necessita costruire una nuova comunità tra persone libere, che se pur hanno un’idea differente sono pronti a stare lontani dalle sirene delle campagne elettorali e dal richiamo della foresta “ dei politicanti” ed a unirsi per un progetto comune.
È tempo di trasformare questo sentire in azione.
Se non ora, quando?
Dimettetevi e restituiteci la parola.
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