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Immagine del redattoreGabriella Grasso

La sanità pubblica è in pericolo. Lo dicono anche gli illuminati e al Ferro/Branciforti/Capra cosa succede?

Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico e sono necessarie maggiori risorse da investire per garantire a tutti diagnosi rapide e cure efficienti. È questa la sintesi di un appello a tutela del Ssn firmato da 14 scienziati e ricercatori italiani. Tra loro ci sono Francesco Longo, Luca De Fiore, Nerina Dirindin e il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Oggi il sistema sanitario pubblico è in crisi: arretramento di alcuni indicatori di salute, difficoltà crescente di accesso ai percorsi di diagnosi e cura, aumento delle diseguaglianze regionali e sociali. Oggi, fare prevenzione al Sud è impossibile per la mancanza di medici e curarsi è un privilegio. Questo accade perché il Ssn è stato sottofinanziato e da noi totalmente abbandonato. Nell'entroterra siciliano le quote di assistenza essenziale non garantiscono i livelli minimi e difatti i Pronto Soccorso spesso registrano ritardi letali per i pazienti che restano in attesa di diagnosi in astanteria anche per giorni e mentre il pubblico arretra, e i cittadini sono costretti a rinviare gli interventi o indotti a ricorrere al privato la gente economicamente impossibilitata (molta) muore. Per i firmatari, "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e l’autonomia differenziata rischia di ampliare il divario tra Nord e Sud d’Italia in termini di diritto alla salute". A Leonforte questa situazione è evidente da dieci anni almeno eppure molti hanno voluto ignorarla, accusando chi la denunciava di disfattismo o allarmismo e molti politici hanno preferito usarla per appropriarsi di conquiste ( inutili senza personale ) addebitabili ai fondi PNRR sanità. Cosa ne sarà dei comuni dell'entroterra siciliano? Cosa ne sarà di chi non potrà curarsi ? Siamo destinati (i restanti) a morire di malasanità? I medici dei nostri presidi ospedalieri denuncino lo stato reale dei fatti e spingano i nostri politici a pretendere un cambiamento . Denunciate la malasantià perché la democrazia e i diritti muoiono nell'oscurità e



nel silenzio. In silenzio non resta di certo Turi Castrogiovanni, del comitato pro ospedale, che ha segnalato un presunto abuso: domenica di Pasqua, scrive Turi Castrogiovanni, nell'androne dell'ospedale non c'erano più i cartelloni posti dal comitato. Perchè? Turi Castrogiovanni nel post chiede di riavere in loco i manifesti. Rimuovere i segni del dissenso è irrispettoso. Ridateci i cartelloni...almeno quelli.


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