Una stretta di mani: il simbolo di solidarietà ricorrente nell’iconografia delle Società Operaie di Mutuo Soccorso (S.O.M.S.). E questo è il simbolo della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Nicosia.
Queste Società, che precorrono la nascita del movimento operaio organizzato e del sindacato, nacquero con funzioni di assistenza ai soci, in caso di invalidità e disoccupazione, e di beneficienza.
Nata a Nicosia il 13 febbraio del 1876, sull’ onda dei significativi cambiamenti sociali ed economici verificatisi con l’Unità, iniziò la sua attività proprio nei locali che ancora la ospitano, in piazza Garibaldi.
Alla nascita del Regno d’Italia esistevano appena centonovantatre Società di cui centotrentaquattro nel solo Piemonte, luogo di origine del movimento operaio.
Ad Asti, nel 1853 si era tenuto il primo dei sette congressi delle società operaie del Regno di Sardegna.
In Sicilia ne esistevano appena due, a Corleone e a Palermo.
Nel congresso di Parma del 1863, su indicazione di Giuseppe Mazzini, si decise la fondazione del “Giornale delle Associazioni operaie”, mentre lo statuto (“Atto di fratellanza delle società italiane”) fu approvato nel Congresso di Napoli del 1864.
In Sicilia dalla meta degli anni Sessanta, incominciarono a diffondersi e diventarono il primo embrione del movimento operaio organizzato,le quali avevano perfino un organo ufficiale di stampa, “L’Operajo”, dal 1865 pubblicato ogni settimana a Girgenti.
Quella della costituzione delle “ Società operaie del mutuo soccorso” è stata la prima risposta organizzata dal basso alle inumane condizione di miseria e sfruttamento dei lavoratori, dei braccianti e dei contadini.
Quel 13 febbraio del 1876 si costituiva nella nostra cittadina la “Società di Mutuo Soccorso fra Operai di Nicosia”, a fondarla furono tra i tanti, i mazziniani Giuseppe Gallo ( che ne divenne presidente), Luigi Lo Furno, i socialisti Bartolomeo La Parta e Carmelo Orefice e il Bakunista Felice Mazeo.
Soprattutto nei decenni che vanno dalla sua nascita fino all’ evento del fascismo, la S.O.M.S. si fece carico di dar vita a diverse attività associative di sostegno sia da un punto di vista lavorativo che più in generale «a migliorare le condizioni sociali dei tanti suoi iscritti e delle classi sociali più in difficoltà.
L’attività della società di Nicosia era dedita maggiormente al sostegno di bracciati e agricoltori anche se era già presente una minuta e combattiva presenza di operai edili e piccoli artigiani.
Tra le riforme nelle quali possiamo ravvisare l’azione di stimolo delle Società di Mutuo Soccorso ricordiamo l’istituzione dell’istruzione obbligatoria (1877); la Cassa Nazionale di Assicurazione contro gli infortuni (1883); l’assicurazione obbligatoria per gli operai (1898), che segnò il passaggio dello Stato sociale ad una fase più matura, poiché si riconosceva implicitamente che la salute del lavoratore era un patrimonio per la collettività, ed andava perciò tutelato. Garantendo prestazioni standardizzate fondate sui diritti individuali, tali norme rivoluzionarono i criteri dell’assistenza e della beneficenza tradizionali, facendo sì che i compiti propri delle Società di Mutuo Soccorso fossero a poco a poco recepiti dalla legislazione come elementi caratterizzanti dell’attenzione ai problemi sociali.
Nel 1899 nasceva la Cassa Nazionale di Previdenza per l’invalidità e la vecchiaia, a cui le Società di Mutuo Soccorso poterono attingere per un’integrazione ai sussidi che riconoscevano ai soci, assicurazione che divenne obbligatoria nel 1914.
Nel 1882 nasce a Milano il Partito Operaio Italiano (1882), che raccolse tutto il patrimonio di lotta delle Società di mutuo soccorso, impegnandosi a trasformarle in Leghe di resistenza.
Nonostante ciò, furono moltissime le Società rimaste fedeli alla norma dell’astensionismo politico e ai vecchi programmi mutualistici e cooperativi, esse continuarono ad operare nel tessuto sociale, svolgendo quel indispensabile ruolo di ponte che dalla loro nascita le Società svolsero fra beneficenza, mutualismo volontario e Stato sociale.
Se pur negli anni, esse lasciarono ai Sindacati, alle Camere del Lavoro e ai partiti politici, di cui erano state le matrici, la continuazione della loro opera di promozione, mantennero sempre un ruolo importante che si estendeva dalle associazioni volontarie, alle funzioni amicali, al potenziamento delle iniziative di cooperazione, da cui ebbero origine realtà autonome estremamente rilevanti per l’economia e la società italiana.
Nel 1900 le Società di mutuo soccorso erano oltre 8000, con più di un milione di soci e un patrimonio di cento milioni di lire; nel 1901 si riunirono in Federazione e il Congresso ne indicò le linee principali.
Negli anni successivi assistiamo ad uno sviluppo e ad una loro diversificazione, che li vide attenzionare sempre di più attività ricreative, culturali, e sportive. Le loro attività sono indirizzate non solo all’organizzazione sociale ma anche a luogo di ricreazione e cultura, dove i lavoratori potevano trascorrere il tempo libero.
Nel periodo della Grande Guerra si verificò un inevitabile rallentamento di questo sviluppo, ma la funzione rimase importantissima: Le Società sono state impegnate in una campagna contro la guerra e nel promuovere aiuti e assistenza alla popolazione, ai soldati e alle loro famiglie.
Gli anni del Fascismo
L’azione generalizzata, che ebbe come scopo la distruzione di tutti i movimenti di libero associazionismo, comportò la perdita delle sedi politiche e sindacali e delle organizzazioni dei lavoratori, e la chiusura o la trasformazione in Case del Fascio di quasi tutte le Società di Mutuo Soccorso, fino a giungere ad un decreto di scioglimento delle medesime (1924).
Il colpo decisivo venne inferto nel 1926 con le Leggi Speciali e la costituzione dell’ Opera Nazionale Dopolavoro, organo che assorbiva tutte le forme di associazionismo della struttura fascista.
Il dopoguerra
A partire dagli anni 1950-60 in poi, si assiste nuovamente a questa forma di espansione dell’associazionismo: alcune sedi non furono più riaperte, molte hanno ripreso la loro attività, incluso quella di Nicosia ed altre sono sorte ex novo.
Oggi, la SOCIETA’ FRA OPERAI DI MUTUO SOCCORSO di Nicosia è un grande patrimonio di socialità e impegno laico a favore dei deboli, dei fragili e dei poco tutelati, che decenni dopo decenni le scelte spesso scellerate, economiche e politiche hanno prodotto e continuano a produrre.
Ritengo quindi “necessario” e “ urgente” un suo rilancio e una sua presenza ancora più attiva nel tessuto sociale e culturale della nostra cittadina.
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