Quando abbiamo deciso di occuparci degli impianti delle Pale Eoliche e di cercare di comprendere meglio la questione, non immaginavamo la complessità che ci saremmo trovati difronte.
Tanti sono gli aspetti che attraversano la scelta di produrre energia pulita ( ma poi siamo veramente certi che sia pulita?), quelli ambientali, quelli sanitari, quelli economici e molti altri.
A leggere i tanti articoli prodotti e pagati dalle multinazionali sembra che noi cittadini abbiamo risolto il problema dell’inquinamento fossile con la conseguente diminuzione dei costi energetici per famiglia o impresa e i comuni quello economico visto le royalty che incassano.
Loro li chiamano Parchi., ma sono veramente parchi o Invece sono devastanti megaimpianti industriali?
Nella nostra piccola provincia di Enna sono circa cinquanta parchi eolici funzionanti , e a quanto pare, oltre a quelli già realizzati ne dovrebbero partire altri quattro.
inaccettabile su un territorio montano di rara bellezza, dagli orizzonti aperti a 360 gradi sull’intera Sicilia, vocato per storia e cultura a tutt’altre prospettive.
Nel territorio di Nicosia, sono diversi gli impianti esistenti, ma quelli più importati e imponenti sono quello di contrada GIUNCHETTO oggi a gestione EDISON con una capacità produttiva di 29,75 MW e quello di SERRA MARROCCO oggi a gestione ENEL ENERGA con una capacità produttiva di 100 MW
Tanti sono stati i cittadini che hanno cercato di opporsi a questo scempio irreversibile delle nostre montagne, tra cui l’Altesina ed il Parco dei Nebrodi,. Per non parlare delle decine di contrade coinvolte e molto spesso lasciate sempre più sole, nel tentativo disperato di difendere strenuamente questa terra cuore di Sicilia.
difesa di questa terra.
I Palazzi della politica?
Hanno totalmente baypassato i cittadini e le comunità tutte con le loro secolari storie di sviluppo ed economia.
Un comportamento antidemocratico quello dei due sindaci nostrani che hanno voluto e firmato le convenzioni e i contratti per la realizzazione di queste mega strutture eoliche.
Non hanno ne discusso, ne illustrato il progetto hai cittadini, non hanno pubblicamente dichiarato la loro volontà a sostegno di questo scempio e soprattutto hanno fatto finta di non vedere la contraddizione lampante in cui incorrevano quando da un lato proclamavano valori ambientali, istituzione di riserve, di zone protette, di parchi tematici, turismo sostenibile e contemporaneamente dall’altro consentono simili svendite e devastazioni.
Hanno svenduto il territorio per pochissimi euro di royalty e con quasi zero compensazioni utili alle nostre comunità.
Le 39 i torri gigantesche di 150 mt d’altezza di contrada GIUNCHETTO e le 55 di contrada SERRA MARROCCO, hanno non solo compromesso la la fruizione e il godimento dei nostri paesaggi maestosi -ammirati da tutti i grandi viaggiatori del passato, -ma provocano uno stravolgimento irreversibile degli assetti geomorfologici e dei delicati equilibri idrogeologici del nostro territorio. Per fare un “parco” eolico ci vuole altro che un fiore. Ci vuole una mole immensa di interventi infrastrutturali, quali reti stradali proporzionate all’accesso di mezzi pesanti di eccezionali dimensioni, scavi di notevole profondità , cabine di trasformazione (una per ogni torre), piazzole e centrali di sottostazione.
Una serie di veri e propri sventramenti che distruggono un intero ecosistema vegetale e animale.
A questo , va aggiunto il rischio diretto di collisione con le pale, per gli uccelli migratori e le numerose specie di rapaci (falchi, poiane, avvoltoi, nibbi, gufi reali, aquile del Bonelli…) presenti nelle nostre contrade e inclusi tra le specie protette nell’allegato I della Direttiva 79/409/CEE da cui derivano precisi obblighi comunitari.
Senza contare i danni alla salute delle persone, ormai documentati da ricerche scientifiche e mediche condotte in tutto il mondo -derivanti dallo sfarfallamento, dal rumore, dalle basse frequenze e dall’elevato inquinamento elettromagnetico prodotto dai cavidotti.
Nelle nostre terre, non hanno fatto le strade, non hanno fatto una ferrovia degna di questo nome, non hanno incoraggiato sviluppo sostenibile e compatibile con il nostro territorio, non hanno aiutato i giovani a restare, …….
Le Pale Eoliche sono state un altro miraggio di sviluppo imposto, così come quello del petrolchimico, delle trivellazioni in mare, delle fabbriche FIAT e tante altre…
Quello delle Pale Eoliche è un altro tentativo di colonizzazione mascherato da “energia pulita”, fatto di certificati verdi incentivi e royalties miserabili pagati con le nostre bollette, Il tutto a fronte di un contributo alla produzione energetica e riduzione di CO2 decisamente risibile.
In tutto questo, come certamente saprete dalle inchieste giudiziarie si è inserita profittevolmente la mafia con l’involontaria complicità di sindaci e amministratori cittadini incompetenti e incapaci.
Nicosia, così come tutta la provincia di Enna ha i suoi punti di forza nella bellezza del paesaggio, nelle persistenze storiche archeologiche e culturali del passato, nell’agricoltura, nel cibo.
Nella presenta di aziende con produzioni certificate di agricoltura biologica, incompatibili con l’eolico industriale.
Nella presenza di decini di centri che fondano un loro possibile sviluppo turistico su cultura e ruralità con aziende e agriturismi avviati.
L’aggressione eolica subita violentemente dal nostro territorio rappresenta oltre che una perdita dei propri riferimenti storici culturali e ambientali, una perdita sostanziale di quelle opportunità turistiche e economiche che possono e devono essere il volano della nostra rinascita.
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