top of page
Immagine del redattoreGabriella Grasso

Leonforte. Affaire biblioteca comunale. Atto secondo

Il 12 settembre scorso, il gruppo consiliare Leonforte ai leonfortesi ha presentato una interrogazione consiliare sulla chiusura prolungata della biblioteca comunale, muovendo da un documento riportato in albo pretorio il 30 giugno 2023. Il documento così riportava: "Si avvisa la cittadinanza che, a causa di lavori straordinari da effettuare presso la biblioteca di piazza Melvin Jones, la stessa non sarà fruibile al pubblico, fino al loro completamento, presumibilmente fino al 15 luglio c.a. Ci scusiamo per gli eventuali disagi". Il gruppo di minoranza, nell'interrogazione, domandava quando sarebbero terminati i lavori straordinari e perché non fosse stato rispettato il termine indicato nell'avviso stesso. Il 16 settembre, l'amministrazione comunale ha chiarito il perché della chiusura, lamentando il chiacchiericcio social al limite della menzogna ...e non sarebbe neppure la prima volta, a loro parere. Quale menzogna? E quale chiacchiericcio? Le ipotesi sui lavori straordinari sono nate dall'avviso del 30 giugno e le curiosità sulla mancata riapertura dopo la data prevista, riportata sempre nello stesso avviso, anche. Dalle dichiarazioni dell'amministrazione comunale del 16 settembre apprendiamo che: la chiusura della biblioteca in piazza Melvin Jones è stata dovuta a un incendio e che la chiusura ( della biblioteca comunale in piazza Melvin Jones) non sarà momentanea ma definitiva perché quei locali ospiteranno il commissariato di polizia. L'ambiguità nasce dall'avviso del 30 giugno, è evidente. La biblioteca, in parte, è stata già trasferita nei locali di villa Bonsignore, gli stessi che ospitano, a oggi, la sede della proloco. Quando l'intero patrimonio bibliotecario verrà interamente trasferito in villa, non è dato sapere, se l'intero stabile sarà adibito a biblioteca o anche a palazzo della cultura, neppure, ma certamente ogni arcano sarà svelato dalla stessa amministrazione, su un articolo, vagamente risentito, per le curiosità alimentate da avvisi poco chiari. Suggeriamo, per la prossima volta, una comunicazione meno incerta, data la propensione della minoranza a pretendere chiarezza e la tendenza dei social allo "sfriculiamento", ma l

a dialettica democratica è così fatta. Pazienza.



0 commenti

Comments


bottom of page