Il 2024 è stato l'anno dell' "uscita dal dissesto" per Leonforte. Una meta agognata assai. La fine di un percorso calendarizzato fin dal suo esordio e raggiunto per inerzia. E' stato l'anno dell'acqua: fonte di vita e ricchezza, di cui può disporre la Cabina di Comando in quel di Palermo,
come meglio crede, senza passare dalla stanza del sindaco e senza rispondere ai dubbi e ai legittimi timori dei leonfortesi, che condividono la sorte con i mal capitati "Ancipa Dipendenti" sperando nell'inesauribilità delle loro fonti . E' stato l'anno di Benito Leonforte: morto tra le fiamme, la notte precedente un evento di portata abbacinante e per Benito Leonforte il paese s'è scosso e s'è desto, nonostante i tentativi di arginare la pietà in nome della ragion e della convenienza. Per Benito Leonforte, padre Carmelo Giunta ha chiesto silenzio e partecipazione quotidiana all'altrui dolore mentre altri hanno preferito condannare chi avrebbe dovuto fare... prima ; poi non serve, neppure pregare, neppure addolorarsi per l'immutabilità della disperazione di chi "è di nuddu". E' stato l'anno Yellow che ha colorato di giallo ogni momento cult anche il Natale e le casette del mercatino, piazzate per un mese intero in piazza IV Novembre e utilizzate solo per tre giorni. Passerà anche il 2024 e lascerà il posto al nuovo anno, carico di aspettative e di vecchie speranze. Alzeremo la testa dalle misere beghe che troppo spesso occupano le nostre giornate? Supereremo i nostri confini individuali? Marceremo verso il progresso ? L'augurio per il nuovo anno non può che essere di speranza . Speriamo bene per tutte e tutti e Auguri a tutte e tutti.
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