Qualche giorno fa, sul sito Paesionline. it è apparso un articolo riguardante Leonforte intitolato: Un viaggio alla scoperta della Sicilia più autentica: la storia, la cultura e le tradizioni di Leonforte. L'articolo racconta di un posto lontano dalle mete turistiche più rinomate. Un borgo immerso nelle colline dei monti Erei, che ha la Granfonte, un oasi di pace e pure la chiesa di santa Maria. Un luogo di accoglienza e di fattorie, ricche di dolcezza culinaria e prelibatezza storica o prelibatezza culinaria e ricchezza storica. Un paese che ha trasformato il castello di Nelson in una rinomata tenuta vinicola e ha fatto della Granita un momento di festa. Per visitare Leonforte, continua l'articolo, occorre avere scarpe comode per le strade acciottolate, un cappello e una crema solare. Ora, a Leonforte sulle strade acciottolate e sul manto stradale divelto non "pipito", ma sul castello di Nelson sì. A Leonforte di castello c'è solo il "Castellaccio" un rudere infestato da rovi ed erbacce, che a oggi ha assai poco di tenuta vinicola, ma certamente ben si presta alle escursioni con scarpe comode, cappello e crema solare. La chiesa di santa Maria poi, qual è? Di chiese ne abbiamo una decina e non tutte praticabili, ma nessuna è dedicata a santa Maria, ma poi quale Maria? L'unica Maria venerata da noi è la Madonna, nelle sue varie declinazioni: Carmelo, Catena, Annunziata ma di sante non ne abbiamo, credano i giornalisti di Paesionline, di feste religiose o enogastronomiche con una punta di particolare interesse per la birra ne potremmo pure esportare per il quantitativo, ma la Festa della Granita proprio ci manca. Provvederemo a inserirla in calendario e la useremo per richiamare le moltitudini di turisti che preferiscono Taormina o Marzamemi o Palermo. A Leonforte c'è tanto da vedere e in ultimo anche un cimitero commemorativo su uno spartitraffico dedicato ai canadesi caduti nel secondo conflitto mondiale e una serie di installazioni artistiche di varia manifattura, la più originale un porta segnale stradale realizzato con i cerchioni delle automobili o i ganci appuntiti per tenere i sacchetti dell'immondizia. Leonforte è generosa e accogliente e certamente offre tantissime peculiarità culinarie: pizze con wurstel e patatine o con le vongole pescate nella lingua di mare che lambisce il castello di Nelson. Prima di raccontare le meraviglie di un posto andate a vederlo, munti di cappellino scarpe e creme solari magari.
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