Si avvicina l'ottantesimo anniversario dell'Operazione Hushy e a Leonforte il 24 giugno scorso, si è tenuto un "evento assoluto": un incontro sulla vera storia della conquista di Leonforte. Noi di Germinal preferiamo eventi meno assoluti e per ciò riportiamo un sunto della lezione che l'Università popolare tenne il 10 luglio del 2013, in occasione dei settant'anni dallo sbarco.
Il 10 luglio del 1943 iniziava l'Operazione Husky per la liberazione dei territori occupati dai nazifascisti . Dal 10 al 30 luglio gli Alleati avanzarono attraverso l'entroterra siciliano giungendo anche a Leonforte , che pagò un caro prezzo, in termini di morti e distruzione. Per ricordare i fatti del 10 luglio 1943 è bene riportare i nomi, noti, delle vittime: Anna, Bettino e Gaetana Gaziano morte nella notte fra l’11 e il 12 luglio; due giorni dopo, a causa delle ferite di quella notte, morirono altre due persone. Presso il ponte Valentino il 27 luglio, una bomba tedesca uccideva altre cinque persone: Francesca Salamone, Giuseppa Salamone, Palma Venticinque, Giovanni Venticinque e Mercurio Parano. La colonna di contrada Sant'Elena, che definiva il confine fra Leonforte, Nissoria e Assoro fu fatta saltare in aria e fu bruciato un deposito di armi nella vicina cda "Pirito" con tutte le conseguenze del caso. Operazione Hushy venne nominato lo sbarco in Sicilia e in quell'occasione il capitano Fuller dell'AMGOT, l'organo militare preposto all'amministrazione dei territori occupati dagli alleati, riportò una nota su Leonforte: il comune più sporco della provincia. Vino e signorine cercavano i liberatori, che dal racconto sei sopravvissuti, non mancarono di stuprare e rubare quando ne ebbero occasione. Gli amici "Erano ziuna rossi di capelli e bianchi, bianchi di pelle", dicevano le vecchie della mia famiglia e volevano solo signorine da violentare esattamente come i nemici. La lezione fu tenuta dalla professoressa Giovanna Maria, che non mancò di cuntare aneddoti curiosi per la gioia degli astanti.
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