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Immagine del redattoreGabriella Grasso

Leonforte: si aprono le danze

Mercoledì 14 giugno, si è tenuta la seduta di insediamento del Consiglio comunale. Sono stati eletti presidente e vicepresidente Salvatore Grillo e Antonio Iraci del PD. Il vice sindaco e assessore Adriano Licata ha presieduto, in quanto consigliere più votato. Tutto regolare; e però, si poteva fare altrimenti? Poteva il consigliere più eletto dimettersi e lasciare che la consigliera Romano, seconda più eletta nella lista del PD, presiedesse la prima seduta della nuova amministrazione? Poteva il primo cittadino aprire un dialogo con i consiglieri di minoranza e proporre al quasi sindaco Calì, che ha mancato la carica per una manciata di voti, un nome condivisibile per la presidenza? Potevano? Forse, ma i precari equilibri della novo esecutivo avrebbero scricchiolato? Certamente no. Si è preferito seguire , semplicemente, la prassi.

Intanto il gruppo consiliare Leonforte ai leonfortesi ha avanzato una serie di richieste: una puntuale informativa sulle consegne dell'amministrazione uscente; il bilancio stabilmente riequilibrato secondo le responsabili indicazioni della nuova amministrazione; l'approvazione dei conti consuntivi degli anni 2020/21/22 mai redatti dalla precedente amministrazione; la quantificazione e la qualificazione della massa passiva e l'istituzione di una commissione consigliare speciale sulle ragioni del dissesto. E' stato anche proposta una riduzione dell'indennità di funzione di tutte le cariche istituzionali, dato il periodo di crisi del paese.

Il sindaco ha anche nominato il nuovo segretario comunale, il dott. Varveri, che già frequentò le stanza della casa comunale. Leonforte ha infatti agito nel recete passato senza un segretario comunale; ci siamo fatti bastare un funzionario che agiva come vice. Ora, però, tutto è cambiato, e ogni cosa andrà per il meglio. La nuova amministrazione ha dato dimostrazione di saper gestire il conflitto. Saprà farlo anche per i prossimi quattro anni e undici mesi? Speriamo.

Principio sì giolivo ben conduce, ne siamo certi. Buon lavoro a tutte e tutti.



Germinal, in preda a furore ideologico, ha deciso di suggerire grandi cose a quanti possono far crescere il paese. Cosette piccole per l'immediato, come la potatura degli aranci sul corso Umberto I o la promozione dell'albero più fantasioso in loco del balcone più bello; la rimozione delle macerie inerbite nella zona storica e dei fili volanti sulla teste dei pochi residenti; la cura della viabilità con assoluta proibizione di posteggio in piazza Margherita e inezie di tal fatta. A seguire, si potrebbe pensare di promuovere il territorio con impegno costante, specie nei periodi di massima attrazione turistica, come la settimana che precede san Giuseppe o l'intera Settimana santa , un richiamo ineguagliabile per il turista religioso o per il credente nostalgico di "suspira e bbuci". La nostra è una comunità che offre momenti di festa paesana continuamente ,e al forestiero tutto questo piace, perché fa "amarcord". Sull'agricoltura e sulla peculiarità dei prodotti tipici, ogni candidato si è speso in promesse, e siamo certi che questa amministrazione saprà mantenerle, a cominciare dai lavori riguardanti la diga Nicoletti, necessari per l'irrigazione dei campi, seguiti dalla cura delle strade extraurbane. Arriveremo alla fine di questo quinquennio così marciando a un paese nuovo, ricco e carico di prospettive. Avremo un paese senza ospedale, ma con un efficiente Pronto Soccorso e un centro agricolo capace di accogliere turisti affamati di cultura, buon cibo e bellezza. Sicuro!





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