top of page
Immagine del redattoreAldo la Ganga

LETTERA APERTA A COMMERCIANTI,ARTIGIANI AGRICOLTORI E A TUTTE LE PARTITE IVA


Scrivo a titolo personale

E’ passato più di un anno da quando la pandemia ha fortunatamente rallentato e le piccole aziende della nostra realtà hanno ripreso a lavorare.

Purtroppo però la fase di crisi economica che ci ha travolto dalla fine del 2019 ci ha messo in seria, serissima difficoltà.

E tra queste ci sono, purtroppo, tantissime attività economiche nicosiane.


Molti purtroppo hanno già gettato la spugna ed hanno chiuso; chi resiste, cercando di rilanciarsi lo fa a prezzo di grandi sacrifici, ed ha la netta sensazione di essere lasciato solo.


Capisco il senso di sfiducia verso la politica: ed in effetti chi – ai più diversi livelli politici- ha volontariamente assunto posizioni di responsabilità nelle istituzioni spesso dimostra di non essere in grado di affrontare i problemi ed avviare seri percorsi di cambiamento, pure a gran voce promessi.


Voglio con questa lettera aperta, riaffermare la grande tradizione imprenditoriale della nostra cittadina e con forza incoraggiare tutti gli operatori economici cittadini a tentare di stoppare questa sofferenza.

Se è vero che la nostra città soffre degli stessi problemi che ci sono anche in altre realtà, è anche vero che qui – più che altrove – alcune cose sono davvero sfuggite di mano.

Ad esempio la totale assenza in questi ultimi anni di sostegno ed incoraggiamento alle imprese e con la contemporanea chiusura di servizi al cittadino che ne hanno penalizzato la competitività e ridotto i flussi economici circolanti.


In sostanza Nicosia , a parere di molti, si sta spegnendo.


Da parte dell’amministrazione comunale ,ci si aspettava un a inversione di tendenza forte e radicale, in grado di dare da subito una sterzata all’economia ed alla riconquista di un sano ottimismo.

Così non è stato, la loro inadeguatezza ad affrontare questo periodo storico chi sta restituendo una città, che un tempo vantava una vivacità ed un benessere invidiabili, e che oggi non è più attrattiva. Il loro operato ci sta restituendo restituiamo purtroppo una città in caduta libera, il cui PIL ( la nostra ricchezza comunitaria ) va sempre più indietro ed oggi tra i comuni appartenenti all’ex provincia di Enna ci vede rilegati a metà classifica, e dire che fino a un decennio fa facevamo concorrenza a Enna.


Io a questo lento inesorabile declino non ci sto.


Per questo, perse le speranze di vedere un progetto organico di sviluppo economico e di rilancio di tutta la comunità da parte degli amministratori , invito tutte le imprese nicosiane di ogni ordine e grado, alla mobilitazione ed a dar vita al COMITATO UNITARIO DELLE IMPRESE, al fine di poter utilizzare sinergie ed valorizzare esperienze individuali e metterle al servizio di tutti. Elaboriamo una nuova proposta, strategica per la rivitalizzazione della città.


Tutti abbiamo delle proposte, mettiamoli in circolo, elaboriamole sintetizziamole e promuoviamole insieme alla nuova amministrazione e con tutti quei soggetti che vogliono partecipare.

Affermo con forza che, questa paralisi non è ulteriormente tollerabile.

Sostengo e promuovo la nascita del COMITATO UNITARIO DELLE IMPRESE con l’obiettivo ed il compito di sostenere e accrescere le attività imprenditoriali nei settori legati al nostro territorio e alla nostra “ storia imprenditoriale “


Il sistema NICOSIA, con i suoi grandi artigiani e sopraffini commerciati, gli eccellenti produttori di prodotti tipici e di carni biologiche e la sua rinomata ristorazione era e deve ritornare ad essere il fiore all’occhiello della Provincia di Enna e di tutto il centro Sicilia.

Il COMITATO UNITARIO DELLE IMPRESE per costruire un progetto di rilancio immediato , valido e concreto.


Chi meglio di noi può proporre le soluzioni?

E’ ritorneremo nuovamente protagonisti, rimetteremo in moto il “fare impresa”,

Sappiamo fare il nostro mestiere, uniamoci.

Per quanti vogliono aderire e discutere insieme questa proposta.

la mia email : aldolaganga@gmail.com


0 commenti

Opmerkingen


bottom of page