Il dottore Sigismundo Li Volsi è stato ieri eletto presidente del consiglio comunale di Nicosia. Formulando innanzitutto gli auguri di buon lavoro e riconoscendo senz’ombra di dubbio l’autorevolezza della persona che siam certi ricoprirà con garbo e professionalità l’importante carica come ha sempre dimostrato, qualche riflessione ci viene in mente.
Durante il Bonelli bis, infatti, la carica del presidente del Consiglio è stata quella più “disastrata”, con ben tre presidenti eletti e un lungo periodo di Vice presidente facente funzione. Chiaro segno, questo, di un consiglio comunale alquanto instabile e tendente, come abbiamo visto in quest’ultimo anno, più alla spettacolarizzazione della politica con attacchi a volte anche personali, cose alquanto disdicevoli e che ben poco rappresentano i nicosiani.
Nella giornata di ieri siamo stati financo rimproverati (per comprendere i toni dello scontro) da una consigliera comunale per aver detto che Bonelli, con il regalo attuato dalla D’Amico delle dimissioni e quindi la surroga del nuovo consigliere Allegra Filosico, si ritrova in una situazione di pareggio. Argomentava la consigliera di non aver detto che il PD è “al carro bonelliano” e quindi si è formata una nuova maggioranza, cosa che al momento non ci risulta e non comprendiamo perché non dovremmo credere alla buona fede delle informazioni al momento in nostro possesso quando circa un anno fa abbiamo creduto a dichiarazioni di altri che, a strappo avvenuto, avevano dichiarato di rimanere ancora in maggioranza! La cosa simpatica è che queste osservazioni e rimproveri provengano da chi è stata eletta e ha contribuito a far eleggere Bonelli sindaco.
Ciò fa comprendere come gli animi sono tesi e tutto ciò non giova certamente alla cittadinanza. Dietro Li Volsi ci sono due possibilità politiche: o che si sia realmente formata una nuova maggioranza che, visti i tempi ormai del tramonto di questa amministrazione, possiamo definire di “traghettamento” e potrebbe anche essere auspicabile per permettere al consiglio comunale di funzionare ed eliminare in maniera fisiologica i vari populismi (anche troppi) presenti, oppure che Li Volsi, tra i tre presidenti del Bonelli bis, è quello più debole in quanto in qualunque momento i consiglieri di Bonelli e gli altri elementi della “passata neo-maggioranza” potrebbero mettersi d’accordo per eleggersi addirittura un quarto presidente del consiglio. Ciò dimostrerebbe un totale immobilismo politico che ben poco gioverebbe al paese in quanto più che pensare a lavorare si pensa alla poltrona di presidente del Consiglio che cambierebbe al cambiare delle stagioni. Ovviamente esiste la soluzione terza, quella che forse può essere anche la più auspicabile, di un apporto responsabile del PD nel sostenere di volta in volta le iniziative che oggettivamente si ritengono utili per la comunità nicosiana. Sarebbe quindi molto simile alla prima soluzione con una “non maggioranza tecnica”.
Tutte e tre le opzioni hanno, ad oggi, eguale probabilità di avverarsi ed è arduo propendere per l’una o per l’altra ipotesi anche perché difficile fare il processo alle intenzioni. Vediamo che cosa succede ricordando ai cari politici locali che i padroni di casa non sono le poltrone ma i cittadini.
Alain Calò
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