Da Militello Val di Catania il presidente della repubblica Sergio Mattarella parla del valore storico, culturale, umano delle zone interne. E' stato un forte richiamo agli uomini di governo e ai molti sindaci presenti di cercare con idee progettuali e impegno quotidiano di contribuire a fare uscire queste aree, ancora abitate, dall'isolamento e dall'abbandono in cui si trovano attraverso una rete di servizi adeguati e l'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Ha rimarcato anche l'urgenza del miglioramento del sistema viario del tutto inadeguato e insicuro e di rispondere alla domanda angosciante del bisogno di acqua per uso civile e produttivo. Ad ascoltarlo c'erano anche dei produttori agrumicoli della zona che per mancanza di produzione a causa della siccità i loro conto correnti resteranno anch'essi a secco. Con una Regione distante e distratta, ma non quando si debbono spartire e dilapidare delle risorse finanziarie per fini clientelari. Un discorso, quello del presidente, di aiuto e spinta a far presto per evitare la chiusura per lo spopolamento e la fuga dei giovani come amaramente sta avvenendo. Non più cartelli all'entrata dei comuni di benvenuto ma di non esistenza. Bene presidente, ma da una persona che ha speso una vita su questi luoghi non sarà facile se il Mezzogiorno non torni ad essere al centro dell'agenda politica del governo e dell'opposizione. Anche noi però ci dovremmo svegliare per farci sentire.
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