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Non comprendo tutto questo nervosismo della Meloni che, da seguace volonterosa di Trump, dovrebbe seguire la sua scia di licenziare quei magistrati che "complottano" contro il suo governo. Non occorrerebbe nessuna legge avendo gli italiani con lei, cioè il 30 per cento. Su quanti votanti l'ha dimenticato non avendo la calcolatrice a portata di mano come quella volta da Vespa, dal volto preoccupato, che non ha saputo usare. Sia serena e sempre con serenità vada a riferire in Parlamento sul torturatore libico Almasri, invece di sventolare, in giro per i video, un foglio di carta che non era un avviso di garanzia in quanto i pm. non l'accusano di nulla, la informano soltanto della denuncia e dell'indagine. Vada in Parlamento e si comporti come dei suoi predecessori, Giuseppe Conte, che hanno dimostrato profondo rispetto per le istituzioni. Tutt'altra storia per stile e comportamenti sia quando si è all'apposizione che al governo. Maggiormente quando si governa un Paese per storia e cultura politica di grande complessità. Chi pensa di stravolgerlo per portalo indietro si sbaglia perché non è un paese di morti. Ancora c'è una società civile nelle sue molteplici articolazioni in grado di dire la sua per non farsi imporre nessun bavaglio. La signora Meloni giri quanto vuole, ma vada in quel luogo, il Parlamento, dove ha giurato fedeltà a quella Carta, stento crederle, nata dalla lotta antifascista e scritta da un gruppo di uomini e donne di grande cultura e valore.
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