La storia della sinistra riformista nicosiana sembra finita in un limbo senza via d’uscita.
Dalla disfatta delle ultime amministrative dove nessuno dei due candidati provenienti dalla cultura popolare democratica e da quella ex PCI, è riuscito a contrapporsi degnamente al sindaco uscente, contribuendo alla sua rielezione con percentuali bulgare.
I risultati elettorali alle ultime elezioni comunali sono stati veramente modesti, infatti, per l’ex sindaco Catania e il suo assessore Lizzo , un consenso racimolato tra i più mediocri dalla nascita della repubblica parlamentare, insieme non hanno raggiungono il 30%.
Era evidente e chiaro a tutti , che la sinistra riformista cittadina era giunta al capolinea.
E anche i 5 consiglieri eletti provengono per 3/5 da esperienze politiche lontano dai valori d` una sinistra sociale difensore dei deboli, laica e culturalmente socialista.
I numeri parlano chiaro, non fanno politica, ma sviluppano e producono opinioni.
Io credo che ha vinto chi, per i più svariati motivi era ritenuto dai nicosiani il più credibile, il più affidabile, il più raggiungibile, il più in linea con le proprie aspettative, i propri bisogni anche personali.
Niente si può rimproverare agli elettori nicosiani.
Non gli è stata data la possibilità di rischiare, di cambiare in modo radicale e perentorio.
I due candidati che si contrapponevano al vecchio sindaco, non garantivano niente di nuovo, anzi…..erano storie già viste… erano vecchi quanto il sindaco uscente.
Questo mancato rinnovamento di uomini e idee ha prodotto un fuggi fuggi …..
Ai grillini, leghisti, destroidi con simpatie fasciste o meno,opportunisti, ex sinistri e conservatori vari…...e chi più ne ha più ne metta….. non restava che correre tutti, il più velocemente possibile, verso il certo vincitore.
La paura di restare fuori dalla festa presente, e soprattutto da quelle future ha prodotto un risultato tanto grande che ancora oggi pesa come un macigno, nonostante siano gia passati tre anni ed emerge chiaramente giorno dopo giorno la chiara evidenza che chi sta governando Nicosia non è all’altezza del compito affidatogli dai cittadini.
In questi anni di governo bonelliano della nostra cittadina, la sinistra, o quella che rimane di essa, non è stata in grado di offrire una alternativa alla nostra comunità, che come tutti ben sappiamo è refrattaria ai cambiamenti ed è tradizionalmente legata a chi gestisce potere.
E dopo tanti anni , la sinistra, non si è preparata per un corretto e naturale ricambio democratico al governo cittadino, non è riuscita a spazzare via nei nicosiani la paura di un futuro senza certezze, la paura del ricatto del lavoro che non c'è, la paura di fare pagare ai giovani tutti le nostre scelte opportunistiche e un po' egoiste.
Un egoismo mosso della speranza di ricavarne qualcosa già oggi , un piccolo favore o una promessa che forse mai sarà mantenuta….
Non sono stati sufficienti le cifre ufficiali degli ultimi 9 anni, che attestano in modo inequivocabile, basta farsi una passeggiata per il centro cittadino o parlare con qualche operatore economico, che la nostra città sta letteralmente “morendo” con tutti i giovani che vanno via e l’economia in caduta libera.
Una sinistra cittadina che galleggia e sopravvive, senza spina dorsale e idee alternative a chi governa Nicosia.
Credo che è giunto il momento di rifondare la sinistra.
Riportiamo la politica in strada, discutiamo, diamo voce ai piccoli imprenditori, ai giovani alle donne, ai pensionati...di cui e piena la citta’ .
I mesi futuri saranno decisivi per far fare un cambio di passo e ricostruire una sinistra vera, dal basso, laica e partecipativa.
E’ l’ultima occasione per risorgere, altrimenti ci aspettano minimo altri 30 anni d’una destra sempre più invadente, opportunista e inconcludente.
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