Probabilmente ai più risulterà un racconto poco interessante, ma oggi voglio raccontarvi una delle tante storie che videro Michelino Berzeghino protagonista.
Ma andiamo con ordine, vorrei presentarvi il protagonista del nostro racconto, ma
di Michelino, questo era il suo nome, purtroppo ne so ben poco, non chiedete a me chi era la sua famiglia o cosa facesse per vivere, non saprei rispondervi, credetemi, non lo so proprio, così come sconosco tantissime altre cose di lui.
Voglio solo qui raccontarvi la storia di quella volta che cercò di volare.
Michelino parlava sempre di questo suo sogno, voleva volare, alto sempre più sù e sempre libero come gli uccelli.
Tutti i giorni giurava che prima o poi lo avrebbe fatto, senza paura e con il coraggio che lo contraddistingueva.
Nella mia ridente Nicosia, negli anni settanta del secolo scorso tra i tanti lavori che si stavano realizzando c'era pure quello del parcheggio adiacente piazza Garibaldi.
Per tantissimi anni fu solo un dirupo, adesso stava per diventare un bel parcheggio e una splendida terrazza che guardava direttamente le magnificenze del monte Sambughetti.
Era una giornata primaverile, il sole creava sonnolenza e noia.
Michelino si avviò lentamente per dare una occhiata su come procedevano i lavori.
Giunto al parcheggio resto sorpreso, la terrazza era terminata.
Si avvicinò alla parte più sporgente e diede uno sguardo, sotto c'era un vero e proprio precipizio.
Non ci penso due volte, prese il bastone che lo accompagnava sempre nel suo girovagare per la città e lo lanciò.
Il bastone volò via alto alto, per poi dolcemente incominciare ad abbassarsi, sembrava un vero e proprio aereo che planava.
Lui l'ho segui con gli occhi fin quando non tocco terra.
Gli occhi gli si illuminarono, aveva capito, aveva deciso.
"Se vola il bastone allora posso volare pure io " disse, chiuse gli occhi, aprì le braccia e si lanciò nel vuoto.
Michelino Berzeghino incominciò a muovere le braccia come un forsennato, su e giù ma a nulla servirono questi suoi movimenti .
Michelino non riuscì a volare, cadde a terra e ruzzolò per almeno 20 metri.
Si fece male, si ruppe due gambe, ma resto vivo.
Dopo svariate settimane passate in ospedale, finalmente uscì e accompagnandosi con due stampelle , lentamente faceva lunghe passeggiate in piazza.
La gente che lo vedeva in quello stato, rideva sommessamente, prendendolo in giro per quel suo desiderio di volare.
E anche lui Michelino Berzeghino, in cuor suo rideva ed era felice perché aveva provato a realizzare il suo sogno, quello di volare.
Non c'era riuscito ma aveva tentato…
Gli altri ridevano, ma non capiranno mai la felicità che si prova nel provare a realizzare un sogno.
No, non lo capiranno mai.
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