Per decifrare ciò che succede nella nostra cittadina, in vista delle imminenti elezioni regionali è necessario andare, apparentemente, un po' indietro nel tempo.
Quello che ai più sembra uno scandalo condito da opportunismo, non è altro che il fisiologico approdo di un percorso iniziato anni fa.
Vi ricordate del Governo della Regione, presieduto da Raffaele Lombardo, ex democristiano e leader del Movimento Politico per l’Autonomia, eletto nel 2008 con una netta maggioranza di centrodestra, che si è progressivamente trasformato, attraverso quattro rimpasti e alcune scissioni localistiche del Pdl e dell’Udc, in una sorta di governo di tecnici, sostenuto da una maggioranza anomala , fatta dal Pd, dal Mpa e da tanti trasfugi che qui voglio chiamare “terzo polo” vi ricordate ?
Vi ricordate pure che Caterina Chinnici, oggi candidata alla presidenza della regione Sicilia per il centrosinistra, nel giugno 2009 venne nominata dal presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo assessore con deleghe regionali alla famiglia e alle autonomie locali, e poi alla Funzione pubblica
firmando la legge regionale 5/2011 su trasparenza e semplificazione amministrativa contenente norme anticorruzione che hanno precorso di due anni quelle adottate su scala nazionale, e mantiene l'incarico fino a luglio 2012.
E che dire di Anthony Emanuele Barbagallo, per anni militate MPA e sindaco di Pedara, anche lui passato dal partito di Raffaele Lombardo al PD, riuscendo addirittura a diventarne segretario regionale.
Perchè quindi meravigliarsi se armi e bagagli sindaco, vice sindaco e giunta e quasi tutti i consiglieri di maggioranza sono passati a sostenere il progetto politico di Lombardo e Schifani? Tutto questo rientra nelle logiche politiche di una partitocrazia vecchia e assuefatta. Di un potere che al primo posto mette la persona…La propria persona…. Disinteressandosi dei beni comuni e di una comunità nel loro complesso.
Cosa succederà dopo il 25 settembre, non saprei dirlo con certezza, posso però aggiungere con grande convinzione che ci troveremo, se come sembra, il risultato di almeno uno assessore su due in lista sarà deludente, una maggioranza consigliare frammentata e probabilmente anche lacerata.
Se sconfitta sarà, sicuramente produrrà grande divisioni, e ci troveremo di fronte ad una maggioranza indebolita e pronta ad iniziare una resa dei conti.
La palla adesso è nel campo dei cittadini.
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