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Immagine del redattoreGabriella Grasso

"Neanche un litro di acqua sarà prelevato dai nostri pozzi!!!"

Questo ha scritto il sindaco Livolsi, oggi, su Facebook in risposta ai dubbi sollevati dalle dichiarazioni della prefetta di Enna sulla crisi idrica.


"Facciamo chiarezza sull'acqua che andrà a Enna" continua il sindaco: " Ritengo utile chiarire che contrariamente a quanto riportato in un articolo di stampa nessun quantitativo di acqua verrà prelevato dai nostri pozzi".

Le paure della cittadinanza leonfortese nascerebbero dunque da una scorretta interpretazione delle dichiarazioni della prefetta, riportate dalla Sicilia e da Vivienna, nella giornata di ieri.

Gli articoli raccontavano dell'incontro che la prefetta della città aveva avuto con il comitato "Senz'Acqua Enna" e riferivano le rassicurazioni della stessa sulle possibili soluzioni alla turnazione estenuante che affligge gli ennesi. Il comitato, apprendiamo sempre dagli stessi articoli, si dichiarava soddisfatto per le informazioni ottenute; le informazioni riguardavano i lavori sul pozzo di Bannata e sul territorio di Leonforte, senza meglio precisare altro relativamente a Leonforte. Livolsi ha voluto chiarire che i lavori sul territorio di Leonforte riguarderebbero la Granfonte, una nuova conduttura e un potabilizzatore. I lavori, che ancora non sono stati avviati dalla Regione, dovrebbero immettere l'acqua della Granfonte, usata dal consorzio per uso irriguo, alla diga Nicoletti, venire potabilizzata e poi distribuita dove occorre. Tutto questo è ancora in itinere, scrive Livolsi, garantendo la sua attenzione alla causa in questione.

Da queste dichiarazioni emergono delle incongruenze, a parere di chi scrive: la soluzione offerta dalla prefetta al comitato non sarebbe immediata, stando così le cose e dunque tutt'altro che rassicurante mentre rassicurante diverrebbe per i leonfortesi, i cui pozzi non verrebbero "toccati" dato che l'acqua in questione sarebbe quella della Granfonte. Le abbondanti acque della Granfonte andrebbero meglio irregimentata perché sprecarle è un crimine, ma questa azione, in itinere, e certamente complessa e lenta da realizzare, ma qualora dovesse realizzarsi lederebbe i campi irrigati con le acque della Granfonte? Pare che ogni soluzione scricchioli, le risposte servono a ammansire i cittadini o a evitare i loro malumori?



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