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Adelina Cavaleri

NICOSIA, INCONTRO SUL SOFFITTO LIGNEO


Nel pomeriggio del 23 aprile, si è svolto un importante incontro relativo al “Soffitto Ligneo” della Cattedrale di Nicosia. L'avvocato Pier Giacomo La Via, prendendo spunto da alcuni articolo apparsi sul Blog Germinal Controvoce, e coinvolgendo alcuni amici, ha organizzato questa piccola assemblea.

Il Punto determinante della serata era trovare delle soluzioni e idee, da proporre per quanto riguarda la promozione culturale del Soffitto Ligneo, che si trova, appunto, nella Basilica di San Nicola di Bari, a Nicosia di Sicilia. Nonostante si sia provato diverse volte a fare partire dei progetti volti alla valorizzazione, di questo importante monumento artistico- culturale, nel tempo non si è mai realmente trovato il giusto metodo per continuare a promuovere, in modo continuativo, questo bene artistico.

Durante la “chiacchierata” sono pervenute proposte volte alla riqualificazione e promozione del Soffitto. Suggerimenti, che limitano il più possibile, gli eventi che possono in qualche modo ledere al monumento, ma che allo stesso tempo, permettono ai visitatori di cogliere gli aspetti e i particolari che fino ad oggi sono stati riservati a poche persone.

L’idea di dare finalmente luce e visibilità a questa opera, ha messo in risalto, appunto il valore e l’importanza, oltre l’imponenza artistica di questo “monumento”, che viene custodito all'interno della cattedrale, la cui fruizione è interdetta ai visitatori. Varie le motivazioni logistiche, oltre che funzionali, per non addentrarsi poi nella parte burocratica che fa perdere ogni speranza.

Nonostante, ciò la voglia di portare alla luce il soffitto ha prevalso, facendo arrivare alla ragionevole conclusione che il primo passo da attuare è quello di parlarne e confrontarsi. Meglio ancora creare un “tavolo di confronto”, coinvolgendo gli enti preposti, che possano insieme trovare una soluzione attuabile in breve tempo.

Dal confronto è venuto fuori che probabilmente una delle soluzioni più plausibili è quella dell’utilizzo di dispositivi multimediali che diano ai visitatori, la possibilità di godere finalmente di questi bellissimi dipinti, senza però usurparne la bellezza, ne rischiando di danneggiare la parte che porta direttamente a contatto con il soffitto, ma che per varie motivazioni, non la renderebbe comunque fruibile al pubblico.

Tante le manifestazioni di “affetto” verso questo bene, che agli occhi di chi ha avuto l’opportunità e l’onore di vederlo, lo ha ricordato con nostalgia. Dai racconti, e le testimonianze dei presenti, si respirava la bellezza, ma anche la consapevolezza dei danni che si rischia di creare, impiegando scelte scellerate, e poco conservative.

La cosa che probabilmente resterà utopia, il sogno di portare i visitatori, attraverso la torre e poter ammirare la bellezza di questa opera d'arte unica nel suo genere. Infatti, il soffitto, impropriamente chiamato tetto ligneo dipinto è una vera rarità dell'arte pittorica siciliana del '400, «uno straordinario, unico monumento», come lo aveva definito Federico Zeri, ma difficilmente sarà possibile vedere dal vivo.

Tante le riflessioni dove si è sottolineata una perdita dal punto di vista umano e dal punto di vista di arricchimento intimo e culturale. L’ incontro si è concluso, con il proposito di rivedersi, e continuare a portare proposte e idee, che conducano ad una possibile soluzione per godere finalmente tutti della bellezza di questa quest'opera d'arte, dalla bellezza indescrivibile.

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