top of page
Immagine del redattoreAldo la Ganga

NICOSIA. L’AVVENTO DELLA REPUBBLICA LA DEMOCRAZIA CRISTIANA E IL RAPPORTO CON I FASCISTI


A liberazione avvenuta,  dopo alcuni mesi di consolidamento dell’ occupazione, viene nominato sindaco  dall’esercito anglo-americano il barone Giuseppe Salomone, dal gennaio 1944 al settembre 1944, a sostituzione del podestà, il barone  La Motta Giovanni Giorgio che per ben 19 anni aveva “ regnato” a Nicosia.


Il barone Giuseppe Salomone venne sostituito dopo nove mesi dal dott.Giuseppe Fasullo di nomina prefettizia ( dal settembre 1944 al gennaio 1945) e a sua volta sostituito  dal dott. Antonino Bruno ( dal gennaio 1945 ad aprile 1945).

Le prime elezioni libere si tengono a Nicosia nella primavera del 1946 e viene eletto sindaco Francesco Insinga  della Democrazia Cristiana che lo rimase fino a marzo 1952.

Furono anni transitori, che videro comunque il riprendersi in mano le redini  del potere da parte della casta baronale locale e di tutte quelle famiglie che  avevano  durante il fascismo goduto di privilegi e benessere.

Ma le cose erano un pò cambiate, soprattutto dopo la  proclamazione dell'Autonomia regionale siciliana.

I primi anni repubblicani di  Nicosia così  come tanti altri centri dell'isola, furono anni  di grandi fermenti sociali e di speranze di sviluppo, era finalmente nato anche nella nostra cittadina  un combattivo e vivace movimento operaio, guidato dall'ormai quasi leggendario Turiddu Lo Grasso, il ciabattino tribuno.  

Ma ben poco riuscirono a ottenere, anzi con la vittoria alle elezioni del 1952 ancora della Democrazia Cristiana e con la nomina a sindaco del barone Giuseppe Salomone, che lo rimase fino a termine della legislatura , il 1956, si completava il processo di restaurazione da parte dei potentati locali che avevano riconsolidato nelle loro mani la gestione politica ed economica della nostra cittadina, cancellando con innegabile spudoratezza, la loro storia recente, che li aveva visti sostenitori con anima e corpo del regime mussoliniano.


A prova di quanto ho scritto sopra, voglio portare a conoscenza   che l’anno,1952, in cui venne nominato sindaco il barone Salomone, fu anche l’anno in cui dalla Regione Sicilia venne istituita l’Azienda Speciale Silvo Pastorale.

Il sindaco incarica, nominò il primo consiglio d’amministrazione che fu composto dalle seguenti personalità:

dott G.Mastrojanni, presidente, già alto funzionario delle ferrovie dello stato, nominato direttamente dal ministero ai trasporti del governo fascista.


dott. G.Drago, di nobile famiglia nicosiana, consigliere comunale democristiano e fervete sostenitore del regime durante il fascismo.


barone La Motta Giovanni Giorgio già podestà  fascista per ben  19 anni della nostra città.


In fondo come tutti ben sappiamo, la storia nella nostra cittadina sembrava essersi fermata, infatti, comandavano e spadroneggiavano i baroni e “ le nobili persone” prima dell’ avvento del Fascismo, continuarono a farlo durante il ventennio della dittatura e ripresero a farlo con l’avvento della Repubblica……


Per loro, nei fatti concreti, fino a metà degli anni sessanta del secolo scorso  nulla era cambiato.

A seguire, questo potentato politico tradizionale venne sostituito da una nuova generazione di ricchi e della borghesia intellettuale, che detenne il potere ininterrottamente sino ai primi anni novanta, nonostante gli scandali ( i fondi ricevuti per la ricostruzione del terremoto del 1967 mai rendicontati al governo e il famosissimo scandalo ECA che vide coinvolti tanti politici  democristiani “ che agivano in sinergia” con una parte della chiesa cattolica).


Non meravigliatevi….questa è la nostra storia

0 commenti

Comments


bottom of page