La tavola rotonda di ieri ai margini dell’argomento idrico e del capire se è possibile tirarsi fuori dalla palude di Acquaenna, ha confermato ancora una volta che il partito democratico non è un partito di sinistra.
Almeno non lo sono i dirigenti e i consiglieri comunali locali.
Mi spiego, in questi ultimi anni in tante vicende che hanno attraversato la nostra comunità, e più chiaramente, mi riferisco alla battaglia sul poligono militare e l’inserire nello statuto comunale la demilitarizzazione del nostro territoro, il pignoramento dei conti correnti di oltre 1500 famiglie nicosiane perché in ritardo con il pagamento delle salatissime tariffe della raccolta dei rifiuti di cui non hanno mai detto e richiesto chiarimenti, il voler far diventare la nostra città un borgo, il silenzio assenso su tante cose che non funzionano nel nostro paese, come la scadente nuova illuminazione, il crollo della nostra economia, l’emigrazione di centinaia e centinaia di ragazze e ragazzi, la cronica sporcizia o la mancanza di qualsiasi progetto che rilanci l’economia e migliori la qualità della nostra vita, per non parlare poi dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale e lo stato d’abbandono in cui versa e che per il Pd e come se non esistesse.
Potrei continuare, ma continuerei a scrivere altre decine di cose che tutti voi cari lettori già conoscete.
A mia memoria, ed ho quasi sessant’anni , mai ricordo un atteggiamento cosi remissivo, privo d’identità, silenzioso e accondiscendente da parte di chi dice di essere all’opposizione dell’amministrazione comunale ma che nei fatti la sostiene.
Che lo dica chiaro il PD locale, "non siamo all’opposizione della giunta Bonelli e non lavoriamo per un ricambio di questa amministrazione".
Per ultimo anche l’atteggiamento molto remissivo nei confronti di Acquaenna e della battaglia per far ritornare a gestione comunale il più prezioso dei beni comuni: l’acqua. Posizione questa che coincide guarda caso e come gli accade da tempo, con quella della destra e di chi amministra la nostra città.
Credo quindi sia chiaro a tutti che purtroppo nella nostra cittadina, la “ storica “ sinistra sociale non ha più rappresentanza politica.
Ecco perché siamo noi di germinal che ci siamo fatti carico di tentare di ridare fiato e voce ai valori e alla storia sociale di sinistra della nostra comunità.
Cari pidini nostrani, Non si tratta, solo di “opporsi” all’amministrazione Bonelli, – cosa peraltro indispensabile se si vuole “salvare” la nostra cittadina –, ma di lavorare per un ricambio democratico e civile di chi amministra oggi la città e far toccare con mano ai cittadini , la possibilità d’una alternativa fattiva e concreta.
Potevate cercare di costruire attorno a “ un ricambio politico e generazionale una proposta farcita dei valori della nostra storia che sono ben diversi da quelli della destra e da quelli di chi amministra adesso ( lombardiani, forzisti, leghisti e fratelli….)
Avete preferito altro, un morbido atteggiamento che non è ne carne ne pesce, anzi tutt’altro che un partito di sinistra.
Per concludere voglio solo ricordarvi che Il nostro paese è vivo e creativo.
Non c’è solo rassegnazione.
In moltissime e moltissimi non si sono arresi, credono ancora che un’altra Nicosia è possibile, una Nicosia purale e piena di opportunità, che riparta di slancio.
La nostra cittadina è piena di persone che perseguono percorsi di vita coerenti con valori di solidarietà, impegno produttivo e sociale, reciprocità con le altre persone e rispetto della nostra storia, e così facendo concorrono a tenere vivo la nostra città.
E da loro che ricominciamo
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