Giorno 9 Agosto tutti al quartiere di Santa Maria Maggiore per passare una piacevole serata. Una serata apparentemente semplice ma che cela dentro di sé un profondo significato. Sarà infatti il quartiere di Santa Maria Maggiore a rendere omaggio alle nostre radici, agli anziani, padri e nonni che in una società frenetica e votata al capitalismo o a titoli insulsi ha perso la cognizione di sé e non dà più peso alla sacralità della persona umana. L’anziano è oggi visto come uno scarto perché non produce nulla, non può conferire alcun titolo, non ha alcun potere. Ma un anziano, in verità, è un tesoro perché dentro di sé conserva ricordi, usi, tradizioni e aneddoti di tempi andati. I ricordi sono la nostra ricchezza, perché non conoscere la nostra storia è come essere un albero senza radici, semplicemente non può crescere. Ogni anziano che muore o che viene lasciato solo è una perdita enorme per le comunità perché con questi se ne va un tassello importante del territorio. Anche la vita più lontana dai riflettori, anche quella passata nel focolare domestico ad accudire figli e nipoti è una vita nobile e quindi non solo va rispettata, ma soprattutto va custodita e amata.
Un plauso particolare va a Pietro Muzzicato, e a tutte le persone di buona volontà che lo aiutano in questa bella festa, per la grande sensibilità mostrata in tutti questi anni nei confronti non solo del quartiere di Santa Maria Maggiore ma di Nicosia tutta. E ci vuole sensibilità e nobiltà d’animo per poter creare e portare avanti una festa in onore degli anziani. Ed esempi come quelli di Pietro Muzzicato ci fanno ben sperare che a Nicosia e nel mondo c’è ancora speranza di una società migliore e più giusta, insomma più umana.
Alain Calò
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