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Immagine del redattoreAlain Calò

NICOSIA. VILE ASSALTO DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE


La data del 6 Novembre 2023 passerà alla storia comunale per la tragicità dell’evento. Di una gravità inaudita, ma per fortuna che Nicosia ha il privilegio di avere consiglieri comunali che non arretrano neanche dinnanzi a questi vili attentati che farebbero impallidire anche Atlas Ufo Robot. Ma veniamo ai tragici fatti da scolpire nella memoria collettiva affinché all’unisono si ripeta “mai più”. Durante un amorevole e pacato consiglio comunale, costante per Nicosia, in cui si stavano facendo tantissime cose per il territorio (ma proprio tante tante) e anche i toni utilizzati erano aulici (tra gli ordini del giorno forse era previsto anche l’intitolazione della rotonda a Gaspar de Guzmán y Pimentel Ribera y Velasco de Tovar, conte di Olivares e duca di Sanlúcar) un signore fa irruzione, armato di tutto punto manco fosse Rambo, si inginocchia facendosi il segno della Croce dinnanzi alla ViceSindaco (che da oggi assumerà anche il potere spirituale del paese) e poi va verso la sua missione a convertire il reo consigliere. Ma prima che potesse uscire l’arma che avrebbe macchiato con salsa di pomodoro il civico consesso, fortunatamente un’eroica figura salva la situazione e allontana il terrorista. Nei secondi che seguono l’immane tragedia si può assistere allo sconvolgimento generale del pubblico presente che un attento osservatore pensa che se la stiano ridendo sotto i baffi, ma in realtà se si vede il labiale si potranno leggere preghiere rivolte di ringraziamento al Cielo agli Dei dell’Olimpo con promessa di sacrificare in loro nome una pizza nella serata. L’Autore del vil gesto, si racconta, non ha avuto scampo perché dove aveva cercato parcheggio, ovvero in un posto destinato alla Farmacia per la consegna dei farmaci a domicilio, aveva trovato il posto già occupato da un’altra macchina (chi sarà stato mai questo “genio” che ci ha visto lungo?).

Ora, vi rendete conto di quanto in basso siamo caduti? Oggi si vuol far passare Nicosia come una città piena d’odio dinnanzi ad un gesto pittoresco di un signore che palesemente è inoffensivo e dalla registrazione sembra anche essere non in piena salute. È palese che eventi del genere, che non sono attentati o aggressioni come si vuole far passare ma solo gesti da compatire, sì, possono essere notiziati, ma da qui a essere cavalcati come chissà quale grande vile aggressione o altro è solamente un gesto incommentabile.

Nicosia è certamente un paese diviso, mal amministrato e mal rappresentato. È un paese pieno di invidia e un paese in cui certa presunta elite adotta un atteggiamento ben poco onorevole. Ma sono altri i “bersagli” su cui concentrarci, sono altri i seminatori di odio. Non la povera gente indifesa che non solo è vittima di un sistema malato, ma diventa anche vittima di una narrazione ben poco corretta.

Alain Calò

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