Cari lettorə,
Nancy Pelosi, speaker del Congresso USA, è recentemente atterrata sul suolo taiwanese, nazione indipendente veementemente rivendicata dalla Cina come parte del proprio territorio, in quanto tappa di un tour di una settimana in Asia. La visita ha portato la Cina a lanciare esercitazioni militari nello stretto di Taiwan, creando un’aspra tensione anche con il Giappone, già alleato USA.
Quindi, la Cina si conferma come stato anti-democratico e gli Stati Uniti come garanti della democrazia taiwanese? Oppure, ci troviamo davanti a una macchinazione propagandistica, già utilizzata dagli Stati Uniti durante la Guerra Fredda, per screditare uno stato rivale? Gli Stati Uniti si sono sempre serviti di provocazioni e attacchi per favorire la propaganda antisocialista, prima rivolta all’URSS, e ora rivolta alla Cina, per mezzo del viaggio Pelosi. Un esempio di questa strategia fu l’incidente del volo KAL 007.
L’1 settembre 1983, il Korean Airlines 007, un Boeing 747, venne abbattuto sulla Penisola di Kamchatka da truppe sovietiche, dopo aver sforato nel loro spazio aero. All’evento susseguì una campagna diffamatoria da parte dell’amministrazione Regan e dei media mainstream statunitensi nei confronti dell’Unione Sovietica, che venne definita un “impero barbarico” che abbatte aeri civili a sangue freddo. Questa storia, tuttavia, non resse: come descritto nell’articolo “The Strange Flight of KAL 007,” dal libro “Soviet Terrorists, Bulgarian Pope Killers, and Other Big Lies,” l’aero KAL 007 volò tutto il tempo fuori traiettoria, la zona dell’abbattimento era costantemente monitorata da aeri spia statunitensi; e il pilota sovietico che abbattè l’aero provò più volte a usare le frequenze internazionali per contattare la cabina, e sparò dei missili d’avvertimento prima di abbattere l’aero. Altra cosa notata fu che l’aero aveva spento il proprio sistema di identificazione automatico, e che il pilota mantenne il silenzio radio fino all’abbattimento. Inoltre, il volo KAL 007 seguiva l’orbita di un satellite spia USA, in una procedura per testare la prontezza sovietica a intervenire a un ingresso di aeri nemici—seguita a partire dagli anni ’50, e che ha portato alla morte di 120 americani. Queste informazioni, ovviamente, vennero affossate dai media mainstream e dal governo, che solo dopo due settimane dall’incidente ammise che il volo KAL 007 trasmetteva informazioni a terra per mezzo di un altro aero a 14 minuti di distanza.
Non c’è da sorprendersi: gli Stati uniti hanno sempre sacrificare i civili per aumentare il proprio controllo geopolitico.
Lettorə, nella guerra fra colossi bisogna mantenere acceso il proprio pensiero critico, soprattutto nei confronti dei nostri supposti alleati. Non dimentichiamo che a perdere in queste battaglie sono sempre i civili. Una buona serata,
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