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Immagine del redattoreAldo la Ganga

PI’ STRATA, LA SOCIETA’ CIVILE E LA FAMOSA GIACCHETTA




Provo piacere nel leggere che questo nuovo evento che è entrato , come scrivo in un altro articolo, “ a gamba tesa “ nella vita culturale e sociale della nostra comunità ha riscontrato fin dalla sua prima giornata un importante successo di pubblico e partecipanti.

Sia da un punto di vista organizzativo ed artistico, così come da un punto di vista, scenografico e partecipativo.

Infatti, di grande qualità sono state sia le performance di artisti e dj sia quelli culinari.

Tutto questo, coccolato da una notevole partecipazione di pubblico, sia esso locale che no.

Un altro grande successo della società civile nicosiana.

Possiamo certamente dire che PI’ STRATA insieme al premio letterario e cinematografico IMPAVIDARTE . che si terrà nel mese di ottobre , e alla CASAZZA danno lustro alla nostra cittadina e comunità.

Ma , ripeto, della qualità di questo evento ne parlo in un altro articolo di questo Germinal.

Oggi voglio fare notare il consueto e “ tradizionale” tentativo di tirare queste manifestazioni per la giacchetta nella speranza

che possa portare consenso in prospettiva di chissà quale tornata elettorale.

Io credo che Pi Strata cosi come altre manifestazioni a Nicosia non portano voti a nessuno, ne alla maggioranza ne all'opposizione.

Sono attività volute con forza e determinazione dei cittadini e per i cittadini, per un desiderio di forte rilancio economico, turistico e culturale della nostra comunità.

Mi chiedo e chiedo a tutti voi cari lettori, visto questi tentativi figli di “vecchia “ politica, a chi appartiene oggi la cultura, chi si sacrifica e si impegna quotidianamente per rilanciare economicamente e non solo la nostra comunità? Ci concretamente si impegna per migliorare la qualità della nostra vita quotidiana, valorizzando fino in fondo questo nostro patrimonio umano e sociale?

Le iniziative progettate e realizzate a Nicosia, sono nella quasi totalità portate avanti dai cittadini e sono un autentico scarto con il passato, e la risposta può essere una e solo una: IL FUTURO DELLA NOSTRA COMUNITÀ APPARTIENE ALLA SOCIETÀ CIVILE. E BASTA.


Fortunatamente la nuova Nicosia è già in cammino.

Una collaborazione progettuale tra cittadini che sta resistendo e si stà tirando fuori all’oblio amministrativo.

Infatti non basta dare i servizi o elargire contributi, serve progettualità, forza, coraggio, idee chiare e avere innata nelle proprie azioni l’arte del buon governo cittadino, che si faccia carico di fondare e rilanciare strategie a favore del bene comune.

Non si vede tutto questo.

Sfido voi tutti cari lettori, a segnalarmi delle decine di attività e manifestazioni che annualmente si tengono nella nostra cittadina, TRE, DICO SOLO TRE, iniziative progettate , promosse, sostenute e realizzate dall’amministrazione comunale.

E’ inutile che vi sforziate, non le troverete.

Perché non le hanno fatte. Perchè non le sanno fare.

E’ evidente che i cittadini, loro e solo loro, sono gli unici gli attori di questo tentativo di resistenza, rilancio e cambiamento.

E’ evidente che queste iniziative dal basso attività suppliscono alla mancanza di buon governo cittadino.

Lo trovo veramente fuori luogo far passare un’ordinaria attività da parte dell’ amministrazione comunale, quella di dare i servizi, montare un palco o gli stand……. Come qualcosa di straordinario, quando invece in qualsiasi cittadina o borgo italiano , tutto questo è il minimo che gli amministratori possono e devono offrire a chi organizza degli eventi.

Chi rilancia e promuove come straordinario questa ordinaria attività lo fa attraverso la consapevolezza che il suo è un comportamento scorretto.

Ciò nonostante i cittadini non mollano e l’ostinazione e la perseveranza da i risultati.

Attraverso la società civile e i nostri operatori economici si sta riuscendo a combattere la mediocrità amministrativa

Attraverso la società civile si è seminato in questi ultimi anni, i germi della divergenza e della contaminazione, per dimostrare, che

I politici passano ma Nicosia e i nicosiani restano.


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