L’iniziativa congiunta di Fabio Venezia e Luisa Lantieri, volta a fare approvare l’emendamento per la riapertura dei Tribunali di Nicosia e Mistretta, è lodevole ed apprezzabile.
I nostri due deputati regionali sono stati capaci di aprire una interlocuzione proficua con l’intera Assemblea Regionale. Il tutto mediante un lavoro sinergico nell’interesse del territorio.
Le zone interne, i nostri territori sofferenti e malmessi, necessitano di tutta l’attenzione possibile da parte della classe politica.
Abbiamo bisogno della riapertura dei Tribunali, ma anche di rafforzare ospedali, scuole e servizi in genere. Ed ancora, strutture sportive e culturali, biblioteche, teatri e tutto ciò che serve ad un risveglio politico, economico e sociale di questi posti.
Anche le vie di comunicazione vanno potenziate. E mi riferisco a quelle telematiche, prima che stradali. I nostri paesini, dove è alta la qualità della vita, possono diventare le sedi ambite per i c.d. digital nomads.
Certo la legge per la riapertura dei Tribunali Siciliani è una “legge voto”, cioè una proposta al Parlamento nazionale.
Però è una richiesta chiara ed inequivocabile. Quella di porre rimedio allo scippo di due Tribunali, due Procure della Repubblica e due Case Circondariali, avvenuta 10 anni fa in questo fazzoletto di territorio, già martoriato e che è stato ulteriormente impoverito (oltre che privato di presidi di legalità).
Essa però è una proposta forte deliberata da una Regione e mi auguro che martedì prossimo passi a stragrande maggioranza. Ma all’indomani bisogna aprire una ulteriore interlocuzione con i parlamentari nazionali siciliani, di tutti gli schieramenti.
E, voi Fabio e Luisa potete farlo.
Voi potete davvero accendere i riflettori su questi territori dell’entroterra (Enna capoluogo in primis). Questo potrebbe essere il primo step.
La nostra gente, anzi la vostra gente ve ne sarebbe per sempre grata.
Nicosia 7 marzo 2024
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