SAGRE E ANCORA SAGRE
In attesa di indire quella dell’ ASSESSORATO REGIONALE PROMESSO
Sia nel passato, che nel presente le feste popolari, le Sagre hanno un loro spazio molto evidente in Sicilia, hanno sviluppato un loro spirito ,sempre aggregante, con temi a volte sacri, a volte profani, e che comunque derivano dal popolo e ad esso sono sempre rivolti.
Esse hanno sempre avuto e sempre avranno un carattere imponente e rumoroso, ( musiche, balli, fiumi di vino….)
Esse si ripetono ciclicamente, evidenziando e promuovendo prodotti tipici, tradizioni, storie e leggende. L’arrivo dell’estate coincide con tutto questo ed altro.
Ogni citta’ comune o borgo attraverso un cartellone di iniziative , promuovono il proprio patrimonio artistico, culturale e sociale.
Le feste di piazza, le sagre, le iniziativi ludiche e sportive e le celebrazioni religiose hanno ancora il sapore antico e moderno nello stesso tempo.
Anche nella mia Nicosia abbondano.
C’e ne sono per tutti i gusti, incluso quella dedicata a San Felice ( il gelato del cappucino)
Senza un progetto, e slegate totalmente dal contesto economico e turistico, sembrano soprattutto figlie di una sbornia elettorale che affonda la propria storia nelle classiche mangiate democristiane.
Per racimolare voti, ringraziarsi gli elettori, accattivarsi simpatie a colpi di maccheroni fatti in casa, salsicce, costatine di agnello, buon vino biologico, provola stagionata, olive nostrane, salsiccia secca, e pecorino primo sale.
Un menu’ consolidato, che come dicevo, affonda le sue radici nella tradizione democristiana locale.
Visti i risultati e la partecipazione dei cittadini nostrani, ( infatti pochi turisti e gente da fuori città…), posso comunque dire che almeno il menu’, e’ stato accettato e apprezzato dai cittadiniaccettato
Quella dell’ assessorato regionale promesso.
Buon fine estate a tutti
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