PETIZIONE POPOLARE AL COMUNE DI NICOSIA
PER LA INTITOLAZIONE DI UNA STRADA O PIAZZA A PADRE FILIPPO MAMMANO,
FONDATORE DAL1980 DELLA MISSIONE DI ILULA IN TANZANIA
Interpretando diffusi sentimenti nella popolazione, all’indomani della scomparsa del Sac. Filippo Mammano, mi faccio promotore di una petizione popolare per la intitolazione di una strada o piazza di Nicosia al missionario nicosiano, fondatore dal 1980 della missione di Ilula (Diocesi di Iringa, Tanzania); parrocchia che si estende in un territorio di circa 24.000 Km quadrati, che comprende 40 villaggi di varia grandezza, con un totale della popolazione abitante di circa 100.000 persone.
Dal 1980 Padre Mammano - “Baba Filippo”, come lo chiamavano tutti i bambini della missione a cui il Nostro ha dedicato tutta la sua vita - ha portato avanti un’attività religiosa, ma anche sociale in aiuto ai più poveri ed abbandonati.
L’articolo 2 della Legge n. 1188 del 23 giugno 1927, che regola la toponomastica anche in Sicilia, come nel resto d’Italia, prevede, invero, che << Nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni >>.
Tuttavia, sono possibili delle eccezioni.
L’articolo 4 della legge prevede, infatti, che << È in facoltà del Ministro per l'interno di consentire la deroga alle suindicate disposizioni in casi eccezionali, quando si tratti di persone che abbiano benemeritato della nazione >>.
E’ possibile, pertanto, la concessione di una deroga su richiesta motivata degli enti locali per per personalità di particolare rilevanza storica, culturale o sociale.
L’attività sociale, oltre che religiosa del nostro Illustre Concittadino, potrebbe ben giustificare la deroga.
Le deroghe sono spesso concesse per figure di alto rilievo morale, sociale o religioso, come missionari che abbiano compiuto opere straordinarie o lasciato un’eredità significativa.
Nel nostro caso, il Comune dovrebbe:
a) adottare una delibera di giunta o meglio del consiglio comunale con una motivazione dettagliata che illustri il valore della figura del missionario.
b) Inviare una richiesta di deroga al Prefetto, il quale la inoltrerebbe al Ministero dell’Interno per l’approvazione.
Avendo avuto l’opera del missionario, Sac. Filippo Mammano, un forte impatto non solo locale ma internazionale per opere di carità, educazione, difesa dei diritti umani, le probabilità di ottenere la deroga sarebbero notevoli.
Certamente presso la Prefettura per l’adozione di un parere favorevole non mancherebbe il sostegno della Curia diocesana.
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