Nacque a Giarre, in provincia di Catania, il 23 ottobre 1963. Crebbe a Scordia
Scrittore, poeta, politico, amministratore comunale, organizzatore straordinario di reti ed esperienze culturali,libertario.
Muore a Scordia il 26 aprile 2002, pochi giorni dopo l’uscita del libro Ccamaffari.
Poeta dal valore internazionalmente riconosciuto, la cui poesia col tempo diventa è sempre più bella, così come le cose che ci ha insegnato sempre più urgenti e indispensabili.
Oggi, la tua presenza e la tua forza ideale farebbe sicuramente fronte al pensiero rabbioso e stupido che la pseudo-politica nutre e diffonde e contro l'ignoranza stellata, e ripeteresti ancora instancabilmente che solo la cultura ci può salvare.
Salvo Basso ha lasciato un segno profondo, che non è scomparso nonostante gli anni trascorsi.
Sono rimasti innanzitutto i legami tra persone e esperienze, anche molto diverse, che Salvo aveva creato nella sua infaticabile opera di tessitura culturale ed è rimasta di grande attualità l’idea forte di riportare al centro della scena pubblica la questione della cultura.
L'intuizione di Salvo Basso fu quella di vedere nella cultura quell'elemento generale su cui fare leva per unire le forze più vive della società.
Forze significative ma disperse, forze capaci di vedere criticamente la realtà e di proporre progetti mobilitanti, ma chiuse nel proprio specifico e quindi, alla fine, impotenti. Mettere in comunicazione queste forze (singole personalità, associazioni, gruppi giovanili, esperienze artistiche...) era il modo di costruire una società ALTRA, per aprire nuovi scenari alla convivenza comunitaria.
Scordia divenne un centro di incredibile ed entusiasmante attività, con iniziative che sembravano non avere limiti ma non fu solo Scordia la scena dell'azione di Salvo, che tesseva incessantemente contatti e costruiva occasioni di incontro in tanti comuni piccoli e grandi , in Sicilia e non solo .
A vent’anni dalla scomparsa di Salvo, queste tracce per uno sviluppo diverso devono essere riproposte , con l’intelligenza e la tenacia che lui ci ha insegnato. A chi lo ha conosciuto il compito non solo di custodire il ricordo di un uomo straordinario ma soprattutto l’impegno a riprendere il suo progetto di cambiamento.
Concludo volendo ricordare ancora il tuo essere libertario, amministratore anomalo e orizzontale.
Quanti scritti quanti incontri quante giornate passate insieme a discutere analizzare e proporre, fino alla nascita della Rete delle Piccole citta` storiche siciliane ed il convegno tenuto a Nicosia " OLTRE LA DEMOCRAZIA"
Sono sicuro che ti farebbe piacere ancora sapere che anche in tuo nome tengo alta l`idea di "Citta` d'amministrare con la gente e per la gente.. ".
Quel MUNICIPALISMO LIBERTARIO che ci ha segnato indelebilmente...
Ciao Salvo....
Se quel sogno diventa sempre piu una realta` lo si deve anche e sopratutto a te.....
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