A Nicosia ogni tanto qualche consigliere comunale, soprattutto della compagine di quello che resta della maggioranza, si alza la mattina e alza il dito per diventare “qualcuno”. E per provare a diventare “qualcuno” a volte escono grottesche esternazioni che da un lato ci fanno dire “ah, ma quindi ci sono!” dato il mutismo che regna, dall’altro lato, guardando i contenuti, esclamiamo “ah, purtroppo ci sono!”. E comunque notiamo che nella valanga di aumenti, ancora l’incenso non ha subito gli effetti dell’inflazione. L’ultima esternazione proviene dalla consigliera De Luca, giovane consigliera del Comune che avrebbe potuto portare la freschezza giovanile nel civico consesso ma che invece desta preoccupazione nella sua visione di paese. In questi giorni sta “battezzando” un Suo interessamento all’on Lantieri per aver “concesso” 30.000 euro a Nicosia per le attività natalizie (su questi finanziamenti natalizi ben pochi impegni, interessi e battesimi, c’è un bell’articolo su altre testate da leggere) ma che, però, come dichiara la stessa De Luca “mi sto battendo affinchè non vengano impegnate somme per questo Natale 2023 senza una adeguata programmazione condivisa”. La domanda sorge spontanea: ma chi è che giudica “adeguata” la programmazione? La stessa De Luca che quindi alza il ditino per diventare assessore (richiamando il “rilancio” dopo il “terremoto” di inizio anno)? E se la De Luca non giudica “adeguata” la programmazione questi soldi li rispediamo al mittente? Che poi è simpatico come la stessa De Luca oggi innalza a salvatrice del popolo la Lantieri, fino a che era al potere il divo assoluto della consigliera era Trentacoste (ma c’era anche la Lantieri al potere ai tempi, ma vabbè, l’aria del consenso era M5S oggi il centro-destra). Ma una cosa che veramente desta preoccupazione soprattutto quando viene detto da un giovane è che si vuol far passare come “azioni di sviluppo e di crescita della città” un calendario estivo o natalizio. Cioè chissenefrega dei giovani come la stessa De Luca che emigrano perché non hanno possibilità in questo territorio, chissenefrega delle attività commerciali che chiudono, chissenefrega dello spopolamento di questo territorio depauperato di tutti i servizi essenziali, l’importante è che per Natale ci sia un bell’alberello con un Babbo Natale che dice “buon Natale” magari con qualche festa mangereccia, per il resto si vedrà.
Chissà se un giorno Nicosia avrà finalmente il piacere e l’onore di leggere da un giovane amministratore che sono stati impegnati 30.000 euro per fare del microcredito alle start up locali, che si chiede, anzi si assillano i rappresentanti della alte sfere per riaprire il tribunale e potenziare l’ospedale, che si va a Palermo e a Roma per mettere in atto azioni che possano rendere vivibile Nicosia e che possano creare posti di lavoro e benessere collettivo.
Ma se anche i giovani amministratori hanno come stella polare solo il panem et circenses e le facili annunciti (vedi il recente annuncio del ripristino del palio nicosiano) allora Nicosia non ha speranza.
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