Dottor Cuccì,
non mi sento stamattina di chiamarLa Sindaco.
In questo momento Lei non dimostra di esserlo.
I Sindaci sono i mandatari del corpo elettorale. I servitori del popolo.
Quelle persone responsabili, capaci di capire più (e forse anche prima) degli altri qual’è la decisione giusta da prendere. Qual’è la sintesi migliore da fare nei momenti più difficili e delicati.
Lei è rimasto solo, isolato, arroccato nel Suo storico e bellissimo Castello, a sostenere ancora oggi l’insostenibile.
Il Sindaco di Gangi, mi riferiscono, ha dichiarato che “fare un passo indietro non è un atto di debolezza ma di intelligenza”.
Condivido assolutamente.
Le ricordo che nel 1280, durante i Vespri Siciliani, la difficile scelta, giusta o sbagliata, di dare ricovero ai Francesi dentro il Castello (e non entro nel merito della ricostruzione storica perché non ne ho le competenze) non la adottò certamente un capo, ma l’intera popolazione, che si è assunta una responsabilità storica.
Oggi gli allevatori, i giovani, i commercianti, Le chiedono di tornare indietro. Glielo chiede la comunità sperlinghese, nella sua quasi interezza.
Ad onor del vero glielo chiedono anche le popolazioni dei territori limitrofi.
Glielo chiedo anche io come singolo cittadino.
Lo faccia, non sia cocciuto.
Lei sa meglio di me che l’hub militare qui da noi per 30 anni, rinnovabili di altri 30, sarebbe incompatibile con la vocazione dei nostri territori. Agricoltura, prodotti biologici, riserve naturali, turismo, centri storici.
Sarebbe una terribile violenza alla natura, dalle conseguenze irreversibili.
Ritorni ad essere Sindaco. Lo aspettiamo.
Anzi, ce lo aspettiamo ☺️
Comments