Proprio così.
“Sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono”.
Riconoscerle e dargli vita è una necessità di tantissimi cittadini che hanno espresso con forza e determinazione il proprio no al poligono militare e al campo di addestramento pesante.
CI sono momenti in cui una persona vive pa propria quotidinaità facendo leva sulla sua storia, le sue idee e la sua coerenza.
Pronto, con la schiena dritta ad andare avanti, sempre avanti.
Uno di questi, sono io, e chi mi conosce sa bene che dico la verità.
Poi ci sono eventi, come quello sciagurato firmato dai sindaci di Nicosia, Sperlinga e Gangi, che ti piombano sulla testa quasi senza che te ne accorgi, ( infatti, tutto l’iter preparatorio è stato fatto in gran segreto, tenendo all’oscuro tutti, cittadini associazioni di categoria e sindacati, consiglieri comunali di qualsiasi appartenenza…… come se era una questione di stato.), abbiamo scoperto tutto l’8 maggio scorso, leggendo le veline che la stampa locale pubblicava , enfatizzando questa firma e questo accordo firmato dai tre sindaci.
La reazione dei cittadini non si è fatta attendere, migliaia hanno espresso la propria contrarietà e il proprio sdegno.
Tutte le prese di posizioni hanno un comun denominatore: NO AL POLIGONO MILITARE E AL CAMPO D’ADDESTRAMENTO.
Vero e unico filo conduttore di questa protesta forte e determinata.
Una volontà popolare trasversale, che ha visto coinvolti cittadine e cittadine dalle diverse estrazioni sociali e politiche fin anche religiose.
A tal proposito ricordo che anche la diocesi si è espressa chiaramente contro questa scelta dei sindaci, che se concretizzata stravolgerà la storia presente e soprattutto futura delle nostre comunità.
È fondamentale quindi, riuscire a trovare la sintesi e sviluppare un movimento unitario di opposizione al POLIGONO MILITARE: Questo certamente richiede la presenza attiva di tutti, e necessita possibilmente una azione e una proposta condivisa e razionale.
Con questo spirito, aderiamo noi di Germinal alla proposta di costituire un comitato permanete unitario di OPPOSIZIONE AL POLIGONO MILITARE.
Abbiamo scritto e parlato molto di questa vicenda, abbiamo letto e riflettuto tantissimo su quello che hanno scritto e detto i cittadini.
Molte cose sono già nelle nostre corde, altre sono ancora da sviluppare o quantomeno da migliorare e sono per questo, molto importanti.
Siamo certi, per quanto ci riguarda , che la nostra storia e la nostra esperienza, che vengono da lontano ( ricordo che avevo 18/19 anni quando protestavo conto l’allora tentativo di fare dei Nebrodi e delle Madonie il più grande poligono militare d’Europa…).
Siamo pronti a dare il nostro onesto e sincero contributo, per trovare una sintesi, costruire un progetto e opporci chiaramente senza incertezze e ambiguità a questa proposta che produrrà se non la fermiamo, malattie, spopolamento, inquinamento e la fine di qualsiasi tentativo di sviluppo agrituristico delle nostre comunità.
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