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Immagine del redattoreAldo la Ganga

STORIA DEL CONCORSO ARTISTICO LETTERARIO “IMPAVIDARTE”



Il successo della quarta edizione del Concorso Artistico Letterario Impavidarte che sta vedendo concorrere quasi 1400 opere è sicuramente frutto della sua storia. Una storia fatta di successi e fallimenti, momenti belli e tristi ma che hanno condotto alla fine ad un qualcosa che sta sempre più divenendo una solida realtà per il territorio.

La famiglia Calò da diversi anni aveva in mente di organizzare un premio per raccogliere e celebrare i tanti artisti che sono sparsi per l’Italia e che hanno qualcosa da dire, desiderano esprimere il proprio messaggio. Questo desiderio nasce anche dal fatto perché in famiglia si è sempre respirata l’arte avendo molti membri che si sono dedicati, principalmente, alla pittura, fotografia e incisione del legno. Non sono comunque mancate esperienze letterarie e cinematografiche. E sapendo, quindi, come è importante incentivare e dare ascolto alla creatività altrui vista come ricchezza di tutti, sempre più è cresciuta la volontà di creare un contenitore indipendente, senza bandierine politiche, padrini o padroni, per celebrare l’Arte e gli Artisti a 360°. Soprattutto perché, dall’altro lato, si è anche a volte subita la censura, la soppressione della libertà di pensiero e il vedersi chiudere le porte in faccia da un qualche potentino solo perché la si pensa in maniera diversa.

L’edizione embrionale si ebbe nel biennio 2016-2017 con 8 sezioni: tre rivolte alla scuola, una alle arti grafiche e le restanti 4 alle opere inedite. Raccolse circa un centinaio di opere e, come prima edizione, è stato un modo per poter “capire” come poter migliorare sempre più il premio e toccare con mano come poter mettere al centro l’Autore con la propria opera. Questa edizione fu caratterizzata da una serie di eventi culturali snodatisi nell’arco di 15 giorni e che sono stati raccolti in una manifestazione provocatoriamente definita “Sagra della Cultura” in contrapposizione alle tante sagre, a volte a sproposito, fatte in tutte le realtà italiane e che vedono la partecipazione e l’interesse di tante persone a differenza di eventi culturali che sono sempre qualcosa di nicchia.

La seconda edizione prese il nome di ImpavidArte e coprì il biennio 2018-2019. Le varie modifiche apportate contribuirono al successo dell’evento con quasi 900 opere pervenute da tutta Italia. Le serate di premiazione divennero due riscuotendo ottimo riscontro dal pubblico e, soprattutto, dagli Autori finalisti e premiati che si sentirono molto coinvolti (tutti gli Autori presenti, infatti, presero la parola per poter esprimere i loro sentimenti e pensieri in totale libertà dinnanzi ad un pubblico che non aspettava altro di confrontarsi e di parlare di Arte). E anche stavolta l’edizione diede ottimi spunti per ulteriori miglioramenti. Da segnalare in questa edizione la collaborazione di due Comuni quali quello di Nicosia e Cerami e la sponsorizzazione di Matera Capitale Europea della Cultura, della Confcommercio Provinciale e dell’Università Unitelma Sapienza.

La terza edizione, a causa del Covid, venne stravolta in quanto, sospesa la biennale a livello nazionale, si optò per un Concorso a livello regionale come soluzione provvisoria al divieto di spostamenti tra regioni. La soluzione provvisoria divenne, a causa del protrarsi dell’emergenza, la soluzione definitiva e, seppur le sezioni furono solamente due e solo su base regionale, lo stesso il Concorso raccolse un centinaio di opere, segno tangibile dell’ormai Suo radicamento. Le due serate di premiazioni – per la prima volta non a Giugno ma a Settembre - fecero scoprire un quid in più a quanto ricercato nelle edizioni precedenti: non solo gli Autori ebbero più spazio per esprimersi, ma si creò un’atmosfera di “felice ritrovo tra amici” che nella semplicità ha fatto risaltare di più la potenza delle Opere premiate.


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