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Immagine del redattoreAldo la Ganga

Totò il fanfaroneStoria breve di un millantatore.

Raccontare in breve, la storia di Totò detto il fanfarone è cosa assai complessa e difficile, preferisco, volendo io lasciare un ricordo ai miei nipoti, descrivere l’uomo ed il suo operare, cercando di fotografare la sua personalità ed il suo modo di affrontare la vita.

Totò,vive solitamente negli spazi urbani della politica ma non solo, è li il luogo dove riesce a sfruttare al meglio le sue innate doti camaleontiche, integrandosi rapidamente negli ambienti più disparati e assumendo, o con atteggiamenti o perché gli è stato riconosciuto dai cittadini, il comando di uomini ed animali.

Ha girovagato città e campagne e quasi sempre è riuscito a penetrare con il suo modo di fare gentile e disponibile tra la gente normale.

Ma non sempre gli è andata bene, a volte al contrario, difficilmente e riuscito a sopravvivere oltre i tre mesi.

Infatti,nei luoghi dove i cittadini sono stati attenti curiosi e non sottomessi, indifferentemente dall’ambiente che lo circondava, sia esso spartano o artistico culturale, gli hanno impedito di arrampicarsi sugli specchi, attività essenziale per sua sopravvivenza e la riproduzione di se stesso e dei suoi simili che lo circondavano.

Bisogna anche ammettere , che non sempre è stato facile individuare la sua millanteria, spesso si è sapientemente camuffato sotto le spoglie di un professionista progressista, d’un capo d’impresa, d’un nullafacente illuminato…….

È stato necessario un attento monitoraggio che ha richiesto, ad occhi poco allenati, anche mesi di analisi: solo così è stato possibile cogliere i suoi piccoli segnali traditori.

Ma i metodi utilizzati dai cittadini per scovarlo sono stati più di uno, per esempio,un0 scientificamente provato che permette di individuare con certezza il millantatore è il tipico atteggiamento che viene utilizzato come diversivo e che consiste nel passaggio da una conversazione dal tono normale e facilmente comprensibile, in un progressivo aumento del volume delle parole fino a rendere il discorso incomprensibile … il millantatore finisce sempre con un aggressivo “Chiaro no?”.

Altro segno distintivo inequivocabile di Totò il fanfarone è quando è in fase creativa, quando cioè per soddisfare i suoi istinti di dominio sull’ambiente circostante e adattarsi alle aspettative dell’interlocutore/preda inventa nuovi scenari e improbabili relazioni sociali, e tende ad inventarsi straordinari successi fin anche ad immaginare improbabili telefonate con un Ministro.

Infine, altro metodo che ha permesso ai cittadini di accertarsi definitivamente che si era in presenza di un millantatore è stato quello di fare un passo in avanti, e guardarlo attentamente negli occhi.

La sua reazione permetteva di rilevare i segnali non verbali classici del millantatore quando mente. Perché il millantatore mente, sempre.

È in oltre stato riscontrato in diversi esemplari uno stato patologico, per cui l’esemplare non risulta più capace di distinguere la realtà dai i molteplici universi da lui creati, proprio come Totò,diventando vittima delle sue stesse strategie.

Iniziava a mentire non più per necessità o opportunità ma meccanicamente e apparentemente senza ragione.

Mentiva ai cittadini, ai conoscenti, agli amici fin anche ai parenti piu’ cari.

Alternando tutte le sue strategie: abbassando la voce o urlando da una stanza all’altra, fingendo di parlare al telefono anche se è rimasto senza batteria … abbassando gli occhi roteandoli alla ricerca di un appiglio per cavarsela dall’ennesima “balla senza uscita”…)

Ma tutto questo non durò in eterno.

Tutte le vittime delle sue millanterie a lui sottomessi riescono infatti col tempo ad organizzarsi e a soffiare via i suoi castelli di carte.

A Totò non rimane che la fuga e la scomparsa definitiva.

Cerca disperatamente di reagire e risollevarsi, ricolorandosi l’ideale, finisce infatti per imbattersi nella specie “politicante vecchio come nuovo”. Nonostante la sua continua rivendicazione di posizioni di sinistra simboleggiate da uno sgualcito ricordo di militanza, Totò è particolarmente attratto dai richiami ipnotici del “politicante vecchio come nuovo ” che lo avvicina con continue lusinghe e adulazioni a cui il suo millantare non sa resistere.

Uno stato ipnotico generato ancora da chissà quali futuri successi che le fa perdere progressivamente le capacità vitali fino a cadere in uno stato confusione irreversibile e infine sparire. Sparire per sempre……. e nonostante nessuno più oggi si ricorda di lui…….è giusto tracciarne un pensiero affinchè si possa tenere sempre alta l’attenzione ed impedire il ritorno di uno o più Totò il fanfarone..


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