La storia dei tribunali chiusi è una di quelle vicende all’italiana che se non fossero tragedia sarebbero farsa: si tratta di uno di quei fardelli insostenibili dei quali dovremmo ricordarci ogni volta in cui sentissimo il bisogno di prendercela con qualche partito politico o con qualche lungimirante presidente del consiglio.
E’ veramente incomprensibile come nei lunghi e sontuosi corridoi romani, dove restano probabilmente nascoste pile di carte polverose che nessuno consulta mai, si sia potuto contemporaneamente autorizzare la cancellazione di tribunali come quello di Nicosia,Mistretta, Modica e di altri 27 in tutta Italia.
Quando il Governo Monti ha deciso di redigere, su mandato del Parlamento, il decreto legislativo 155/2012 con cui ha chiuso trenta tribunali tra i quali il nostro, ha trasmesso ai cittadini informazioni false e non corrette
Dicevano che bisognava risparmiare, che avrebbero migliorato la giustizia e i servizi nei confronti dei cittadini, che avrebbero costruito una società più moderna e civile, al passo con i tempi di questo terzo millennio.
Niente di più falso.
Niente di tutto ciò si è realizzato e concretizzato.
Processi lunghi, costi aumentati così come i disagi dei cittadini.
Una tragedia per tutti, operatori, indotto e cittadini.
Una classica storia disonesta.
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