Si, questo 2024 ci ha proprio buttati giù
Oltre alla dipartita di mio padre Peppino, quest’anno è stato funestato dalla scomparsa di tanti amici, conoscenti, giovani…… insomma un anno che mi ha reso più povero di quanto già non lo fossi.
E poi stamattina la triste notizia della scomparsa di Luigi Di Costa, che tragicamente è scomparso lo stesso giorno di suo figlio Mario, grande amico, artista e strepitoso direttore d’orchestra, che è passato a miglior vita proprio un anno come oggi.
Del signor Luigi Di Costa possono scrivere meglio di me tanti miei concittadini che hanno avuto per decenni la fortuna di assaggiare le carni magistralmente da lui scelte e i suoi preparati, era un vero e proprio professionista dell’alimentazione di qualità.
E chi non ricorda il suo impegno a favore dei commercianti nostrani e di tutto il comparto economico nicosiano.
Io di lui voglio ricordare la partecipazione alla presentazione del mio libro di racconti “Ho visto Nina Volare, la venditrice di cicoria e altre storie”, dove in compagnia di don Tanino Campo allietò musicalmente quella indimenticabile serata.
Dopo la scomparsa di Mario, l’ho incontrato poche volte, qualche battuta, un sorriso forzato….. Non si era ripreso da quella perdita.
Ricordo benissimo l’ultimo incontro, parlammo dell’inadeguatezza degli attuali amministratori e io per tentare di farlo sorridere gli promisi che sarei riuscito a ritornare a far sventolare la bandiera rossa dal balcone del comune.
Riuscì a strappargli un sorriso silenzioso, a lui tradizionalmente uomo politicamente di idee diametralmente opposte alle mie, non disse niente, o meglio disse tutto … Nei suoi occhi lessi “ Un campa cavallo…….”.
Non so se mai riuscirò a far sventolare la mia bandiera da quel balcone, di certo è che io il signor Di Costa non lo dimenticherò mai.
Che la terra le sia lieve don Luigi
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