Nicosia, si sa, gode di una inflazione di associazioni, cosa che ha i suoi pro e i suoi contro. Partiamo dai contro, ovvero dal fatto che un numero elevato di associazioni non è tanto sinonimo di impegno, quanto invece la voglia di un titolo. Nicosia potrebbe essere preso come laboratorio per pensare ad una “presidenza di cittadinanza”, dato che spesso queste associazioni riflettono una sorta di egocentrismo portato all’ennesima potenza. D’altro lato, questo egocentrismo potrebbe essere incanalato bene perché se metti tanti galli in un pollaio succede il putiferio, ma se i galli si dividono in più pollai le galline sono abbastanza soddisfatte. Certo, in mezzo a tutta questa discussione bisogna anche pensare che possono esserci dei pavoni che, non appartenendo ai galli, vengono messi di lato e quindi spesso ci ritroviamo nel paradosso di avere i pavoni, notoriamente più belli dei galli, senza galli e galline. Uscendo da questa ardita similitudine, se questo spazio è contro la vulgata corrente non significa che Nicosia e il suo territorio è tutto da buttare, ma anzi noi andiamo alla ricerca di ciò che è bello veramente in questo territorio. Non faremo mai l’intervista o la pubblicità all’egocentrico di turno lasciandolo allo spazio consenziente, preferiamo far emergere e dare spazio chi con umiltà, a testa bassa (senza “alzare la cresta” quindi”), lavora per questo territorio e lo fa mosso solamente dalla passione non da altro. Parliamo dell’associazione “L’Asso d’Oro” che raccoglie diversi giovani e che a Villadoro, ma anche a Nicosia, rappresenta sempre più una realtà importante.
Abbiamo incontrato, per meglio parlarci dell’Associazione, il suo presidente Giovanni Latona.
Caro Giovanni, grazie per questo incontro. Innanzitutto la domanda sorge spontanea: perché giovani come te non seguono la “moda” imposta da questa società di abbandonare questi territori in cerca di un futuro e invece restano e operano per Villadoro, un territorio che, effettivamente, purtroppo è abbandonato da molti?
Innanzitutto ti ringrazio per permettermi di dar voce all'associazione che rappresento “L’Asso d’Oro”. Ciò che mi e ci spinge ad impegnarci per il nostro paese é in primis il fatto che Villladoro è stato teatro della nostra adolescenza, infatti qui affondano le nostre radici;
In secundis è stato l’assistere in prima persona al suo progressivo spegnersi.
Al riguardo penso che sia fondamentale e necessario partire da noi giovani- pur senza tralasciare le tradizoni- che siamo animati dalla voglia di riportare la luce in questo paese.
Riportare la luce in questo paese. Si può concretamente senza slogan preconfezionati o soluzioni che sembrano uscite da cappelli a cilindro a cui ormai siamo abituati? E come?
Sì, certo che si può:
investendo sul turismo, valorizzando quelli che sono i punti di forza del nostro comune, come l’antico tetto ligneo della cattedrale, le chiese e i palazzi storici, la riserva monte Altesina con i suoi ruderi archeologici.
Cercando in sostanza di creare un piano concreto che possa rilanciare il turismo nel nostro amato terittorio senza cadere in questi slogan, come dicevi tu.
L’associazione “L’Asso d’Oro” è l’ennesima associazione fine a se stessa legata a dare qualche titolo da esibire a qualche convegno, oppure è una realtà viva. Al di là degli eventi di cui mi riservo di farti una domanda, questa associazione fra dieci anni ci sarà ancora? E tu ti vedrai ancora all’interno di essa?
La vedo ancora qui, più forte che mai, più attiva, più grande e più capace di affrontare le mille difficoltà che una realtà come la nostra ci pone davanti.
Sperando, nel frattempo, di essere riusciti a trasmettere il nostro senso critico, la nostra partecipazione, la voglia di fare e di spendersi per Villadoro alle future generazioni.
Sicuramente mi vedo ancora parte integrante e attiva dei futuri progetti, dato che ritengo che l’amore per il mio paese sia inesauribile.
Tutto ciò deve essere accompagnato da un necessario rinnovamento.
Bene, abbiamo parlato di futuro. Senza tralasciarlo, mi parli dei progetti passati, presenti e quelli che intendete intraprendere con l’associazione?
L’associozione ha alla base del suo modus operandi un perfetto bilanciamento tra attività socio-culturali, ricreative ed ambientali.
Tra quelle che meritano di essere ricordate senz’altro devo nominare:
tornei di calcio che riescono a riunire tutti i generi e tutte le età;
la bonifica della villetta comunale di Padre Pio -punto di ritrovo nevralgico di noi giovani- anche se il lavoro tenacemente compiuto è stato subito vanificato, poiché alcune persone pensano che la nostra villetta sia una discarica a cielo aperto;
l’organizzazione dei festeggiamenti in onore del nostro santo patrono San Giovanni Battista;
l’organizzazione di serate mirate al rinvigorimento della movida Villadorese.
I progetti futuri?
Abbiamo già in programma un’altra presentazione di un libro, dopo quella fatta presso il comune di Nicosia, e la piantumazione di alcuni alberi con la partecipazione dei bambini della scuola primaria e secondaria di villadoro al fine di sensibilizzare le future generazioni sull’argomento.
Tu rivesti anche un’importante carica, essendo responsabile della sezione giovanile di Fratelli d’Italia a Nicosia. Ti chiedo, a conclusione, un ragionamento che investa queste due sfere, ovvero quella politica/partitica e quella associativa. Possono coesistere le due cose per avere un buon equilibrio? Soprattutto, ti chiedo, nello specifico come la politica e l’associazionismo possano intervenire per non lasciare più Villadoro abbandonata a se stessa?
Assolutamente sì, sia in senso politico che a livello di associazioni.
Viviamo come se fossimo un paese lasciato a se stesso.
Per dirtene una, la sede del comune di Nicosia a Villadoro fino a qualche mese fa non aveva internet.
Siamo o non siamo nel ventunesimo secolo?!
L’era della digitalizzazione dicevano.
O per dirtene un’altra sai quelle famose panchine letterarie che trovi in piazza Santa Maria di Gesù ?!
Una di quelle ci avevano detto che sarebbe stata data a Villadoro.
Ancora non ho capito dove l’hanno messa.
La visione che abbiamo è di rilancio culturale, sociale e nei limiti del nostro possibile anche economico.
Una visione dove Nicosia aiuti e porti sotto la sua ala Villadoro, dove le associazioni e politica Nicosiana collaborino con Noi.
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