Si è aperto oggi con l'esposizione delle vetture in competizione e un convegno su la ripresa delle competizioni sportive automobilistiche in Sicilia nel primo dopoguerra e sul ruolo che il barone Stefano La Motta ha avuto in quel periodo storico, il gran premio di auto storiche proprio al barone dedicato.
Androne municipale pieno dei tanti piloti che partecipano alla kermesse di qualche curioso e di pochi nicosiani.
All'esterno ad abbracciare la piazza Garibaldi,brillavano antiche macchine sportive e non, dal valore di centinaia di migliaia di euro ed alcune anche di qualche milione….
Una passione che solo poche persone possono permettersi visto i costi delle vetture e soprattutto i costi gestionali…
Comunque, ritornando al convegno, dopo le parole del coordinatore dell'incontro notaio Massimo Rizzo, del sindaco, dell'assessore regionale Pagana e del presidente dell'associazione organizzatrice, la parola è passata ai relatori coordinati dall'ex giornalista rai Rino Realmuto.
Dopo circa un'ora di aneddoti,considerazioni in merito al periodo storico e la quasi beatificazione del barone La Motta in una sala semi vuota e con solo 11 Nicosiani presenti, si e chiuso il convegno.
Un po' tutti piano piano sono andati via..
Il motivo? Potete immaginarlo…
Come tutti sapete da settimane il nostro blog conduce una forte battaglia civica contro la scelta di voler dedicare a barone La Motta questo evento e soprattutto contro la scelta dell'amministrazione comunale di patrocinare e finanziare questa manifestazione.
Come volevasi dimostrare, ancora una volta, e soprattutto mi riferisco ai politici, sia comunali che regionali e anche i relatori del convegno si sono dimostrati inadeguati e faziosi.
In oltre due ore di convegno non hanno speso una sola parola, dicasi una, su quella che è stata l'attività primaria del barone Stefano La Motta: separatista eversore, mandante diretto e indiretto di omicidi, rapine e saccheggi complice di malfattori e bande, primo fra tutti il bandito Giuliano ma non solo lui.
Quella di stamattina poteva essere l'occasione di un sussulto di dignità, di senso civico, di rispetto verso i tanti poliziotti e carabinieri uccisi, così come braccianti e contadini, un sussulto di dignità verso quelle famiglie saccheggiate e distrutte economicamente dalle rapine, un rispetto per le tante donna giovani e meno giovani violentate….
Poteva essere una occasione per rispettare la loro memoria e la verità che in questi ultimi anni è venuta fuori.
Una vergognosa, inaudita operazione di riabilitazione di un personaggio Nicosiano che dovrebbe essere lasciato negli angoli più bui della nostra comunità.
Invece niente, solo applausi e meriti.
Vuol dire che a ricordare i torti ci penseremo noi….
Lo abbiamo già fatto con l'opuscolo IL BARONE EVERSORE, LO FAREMO CON UNA MOSTRA DI TUTTI I DOCUMENTI CHE DIMOSTRANO QUANTO DA ME SCRITTO.
Il vostro silenzio su tutto questo dimostra che operate per un progetto più ampio di quello che dite.
Volete cancellare la storia, ma credetemi non ci riuscirete.Mai.
Il fatto che avete ignorato le mie critiche e quelli di tanti cittadini non significa che siamo fessi o stupidi e nemmeno che le mie parole non contano.
Ma la storia vi condanna, i documenti vi condannano, le donne e gli uomini di questa nostra terra vi condannano.
Ricordare le vittime dirette e in dirette dell'operato separatista del La Motta era un vostro dovere, morale, civico ed etico.
Non lo avete fatto.
Non vi resta che vergognarvi.
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