Dopo le polemiche di questi giorni a proposito dell' attacco a Papa Francesco da parte di Don Ramon Guidetti, che durante l'omelia aveva offeso Papa Francesco: «È un usurpatore». Gli aveva tuonato dal pulpito.
La scomunica del prete livornese no è tardata ad arrivare.
È avvenuta a Capodanno, con un atto formale recapitato al sacerdote in canonica per avere parlato in termini sacrileghi della figura del pontefice regnante.
Non è la prima volta che soprattutto nei tempi recenti assistiamo a vere e proprie lotte intestine e pubbliche tra il clero e la casta del Vaticano.
Mi piace ricordare, a proposito di queste guerre intestine e pubbliche che per secoli hanno attraversato e continuano ad attraversare il vaticano, la vicenda di Mons. Angelo Ficarra, il vescovo dimissionato della diocesi di Patti
Nelle prime competizioni elettorali della nascente Repubblica italiana, in quelle dal '46 al '49, nei paesi che ricadevano nella diocesi di Patti (Me), il partito della Democrazia Cristiana subiva clamorose sconfitte alle amministrative mentre risultava vincente in quelle nazionali.
La colpa del fallimento, i notabili locali della D.C., la attribuirono al vescovo, Angelo Ficarra, che poco o nulla faceva, secondo loro, per propagandare il partito dei cattolici e i suoi candidati: e se ne lamentarono con la Santa Sede, richiedendo, peraltro, un duro intervento dell'organismo preposto al controllo dei vescovi, affinché si convincesse monsignor Ficarra a “dimettersi”. Cosa che avvenne nel '53, rendendo la vicenda di Ficarra, nel clima problematico del secondo dopoguerra, emblematica dell'impossibilità di dissentire, all'interno della chiesa, dalla gerarchia e di pensare come distinte le sfere della politica e della religione.
Rimosso in fretta dalla memoria del clero siciliano e poco citato nelle ricostruzioni delle vicende storiche della chiesa nell'Isola, il “caso Ficarra” venne scoperto da Sciascia, che ne scrisse, nel '79, in Dalla parte degli infedeli e venne ripreso con approfondito acume analitico da Enzo Pace (Angelo Ficarra. Un vescovo senza chiesa, Morcelliana, 2014, pp. 152, € 15,00) .
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