top of page
Immagine del redattoreGabriella Grasso

Usura a Leonforte

Martedì scorso, sono stati arrestati per usura due leonfortesi: pare che prestassero soldi con un interesse del 200%, e nel periodo delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, pare che abbiano strozzato un intero paese: bar, ristoranti, imprese, ma anche indigenti impossibilitati a comprare il pane perché avere i soldi per la spesa quotidiana, per chi lavora a giornata e non ha aiuti familiari, non è cosa semplice, e dato che non basta ammirare le bellezze paesaggistiche o monumentali di Leonforte per riempirsi la pancia, molti sono caduti nelle mani della criminalità. I poveri indigeni o extracomunitari delinquono per fame, e se lo Stato è assente è più facile ricorrere a chi è sempre presente e estremamente performante: la mafia. La comunità ha chiacchierato, ma non è rimasta particolarmente turbata. In paese tutti sapevano e certamente bisognerà aspettare la conclusione delle indagini, ma alle vittime dell'usura occorrerà pur credere, perché a forza di evocare il garantismo, si finisce col mettere in cattiva luce la vittima e giustificare il carnefice. A Leonforte si vive di sussistenza; il lavoro non c'è, e quello che c'è è spesso mal pagato, e per ciò i leonfortesi emigrano e il paese si spopola, perché i giovani vanno altrove e altrove fanno i figli; e il sindaco che fa? Fa assessori e rilascia intervista sulla denatalità, ma non partecipa a riunioni strategiche per la crescita e l'occupazione. La scorsa settimana, a Troina, si è tenuto un incontro per la progettazione dei fondi destinati alle aree interne aderenti alla SNAI ( Strategie Nazionali Aree Interne) che nasce per superare i divari territoriali, a favore di realtà marginali in termini di accessibilità ai servizi di base come sanità, trasporto e istruzione. La riunione è stata organizzata dal Dipartimento regionale della Programmazione e presieduta dal dott. Lasco. Erano presenti tutti i rappresentanti delle amministrazioni interessate, e il sindaco del comune di Sperlimga, Pino Cuccì, che era presente ma che non è stato indicato fra i partecipanti da un articolo di stampa, ha preteso una correzione, tanto importante era esserci e dimostrare di esserci stato. Erano presenti tutti tranne i rappresentanti dell'amministrazione leonfortese, che non ha spiegato a chi ha domandato il perché dell'assenza. Leonforte rientra nel perimetro di interesse della SNAI, ma se non si presentano i progetti per l'accesso ai fondi, l'esserci è insufficiente. Presenziare alla riunione era dunque necessario; e allora perchè Leonforte non c'era?




0 commenti

Comments


bottom of page