Che strano, non ho mai creduto che la storia si ripete, ed invece devo ricredermi.
L’ultima azione sconsiderata dei tre sindaci, quello di Nicosia, quello di Sperlinga e quello di Gangi, mi hanno fatto cambiare idea.
Sinceramente non capisco il perché di questa loro scelta “ assassina”.
Capisco la rimozione di una sconfitta; è sempre doloroso riaprire le ferite. Ma la rimozione di una vittoria non riesco proprio a capirla. Non riesco a spiegarmela. Sarà forse perché si tratta di vittorie senza medaglie e senza trofei da lucidare. Senza eroi da celebrare con titolazioni di strade e piazze. Senza carriere luminose da ammirare e forse invidiare.
La lotta vittoriosa della popolazione dei Nebrodi contro il Poligono di tiro è un esempio lampante del processo di rimozione perpetrato dai tre sindaci.
A 40 anni da quella lotta vittoriosa, voglio solo ricordare che quel progetto prevedeva, in territorio di Caronia e dei Nebrodi, la realizzazione di una struttura per le esercitazioni militari di oltre venti mila ettari, la più grande d'Europa, con conseguente esproprio dei terreni ai contadini e agli allevatori. Esattamente nei luoghi dove ora si trova il Parco dei Nebrodi.
La foto che vedete è la prima pagina di uno dei tanti giornali apparsi e in quel periodo, per documentare la manifestazione di popolo svoltasi a Palermo il 18 luglio 1984.
Di quel giornale, "Paese Nebrodi", ne ho perso l’unica copia in mie mani , mi rimane solo la foto.
Ricordo ancora come se fosse ora l’impegno e il grande entusiasmo che coinvolse tutte le popolazioni e i politici locali.
Adesso sembra che l’esercito con la complicità dei tre sindaci ci riprova, ma ancora una volta i cittadini tutti si sono fatti trovare pronti, per opporsi con sdegno e testimonianza a questa azione distruttiva del nostro territorio e delle nostri genti.
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