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Immagine del redattoreAldo la Ganga

VII: L'OBBEDIENZA NON E' UNA VIRTU'. Don Milani e la scuola di Barbiana


VII: l'obbedienza non è più una virtù

Chi lo disse e lo scrisse?


Un prete scomodo e tormentato, Don Lorenzo Milani .

Con la sua scuola di Barbiana, ha segnato una pagina importante nella storia della pedagogia.

E con la sua clamorosa polemica con i cappellani militari, che gli procurò una incriminazine per incitamento alla diserzione e alla disobbidienza militare, ha dimostrato che l'autoritarismo e l'obbedienza cozzano sempre contro i reali istinti dell'uomo, fatti di libera convivenza e spiritualità.


Non ci vuole molto a capire il motivo per cui un testo che pure a suo tempo fece scalpore, la Lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana (cioè di don Lorenzo Milani), sia oggi, a quasi 60 anni dalla data di pubblicazione, completamente rimosso dalla cultura e dalla coscienza dei più, nel mondo della scuola e in quello dell'ideologia.

Basta recuperarne una copia e darci un'occhiata.

Il messaggio di quella piccola comunità scolastica autogestita, condotta dal proprio Priore a uno scontro apparentemente senza quartiere con l'Istituzione Scuola, suona, oggi come allora, sommamente sgradevole. Se provate a leggerlo o a rileggendolo, vi si ritrovano puntualmente le ambiguità che lasciarono allora perplessi molti fautori del rinnovamento scolastico

C'erano in quel libro, parecchie innovazioni tipicamente sessantottine, che da lì a qualche anno sarebbe esploso con tutta la sua creatività e innovazione.

Non dimenticato che don Milani è stato un prete scomodo e tormentato, giunto alla chiesa attraverso un percorso anomalo, sgradito alla gerarchia.

Se pur ci contradizioni, la sua scuola di Barbiana,vaie volte scivolo in atteggiamenti ostili al mondo manifestazioni laicobe alla casta religiosa.

Concetti come quelli di modernità e di progresso hanno fatto storcere il naso a tantissimi di loro. L'esperienza educativa di don Milani Può essere letta - e lo è stata - come un invito alla lotta di classe.

Quali che siano stati i suoi esiti, e che ne dicano oggi i vari notisti di Repubblica o di altri quotidiani, credo, di non dire niente di straordinario se affermò con grande convinzione che e l'on. Martelli, in perfetta sintonia con quel l poco di buono che ancora resiste nella scuola italiana, soprattutto a livello dell'obbligo, è di origine sessantottina. Il che significa che viene, in buona parte, da Barbiana e dintorni.

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