La scorsa settimana, abbiamo domandato all'amministrazione comunale chiarimenti sull'abbattimento o taglio dell'ailanto della villa Bonsignore. L'ailanto, prospiciente sulla parallela al corso Umberto I, ombreggiava parte del marciapiede pubblico e buona parte del giardino della villa Bonsignore. In attesa di risposte, abbiamo scoperto che quell'angolo di giardino ricadendo in zona B e non in zona A, è meno vincolato e appartenendo a privati non è di competenza comunale.
Non conosciamo le ragioni che hanno portato all'abbattimento dell'ailanto, non sappiamo cosa sorgerà al suo posto, ma domandiamo a chi di dovere: è sufficiente demandare ad altri l'onere della tutela di un albero? Un albero contiguo a un giardino pubblico, che ancora attende di essere riportato com'era prima di diventare un'arena spettacoli, riguarda solamente chi lo possiede perché ricade sul suo angolo di proprietà? Sarà così,
e sicuramente chi ha agito, ha agito per il meglio eppure resta l'amarezza per un albero, l'ennesimo, che non c'è più e per l'alzata di spalle , l'ennesima, di chi dovrebbe spiegare, confrontarsi, discutere con la cittadinanza ancora ostinata a esercitare il proprio dovere civico.
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