Ieri, tantissimi sono stati gli interventi a favore delle donne e contro la violenza di cui ne sono vittime quotidianamente tante, troppe.
Pochi,pochissimi sono stati gli interventi che hanno cercato di andare alla radice di questa immane tragedia che attraversa da secoli la nostra società.
Violenze, abusi, miseria, precarietà ma non solo…
Di chi è figlia questa tragedia ?
Certo è che non sono io ad avere la preparazione storico culturale per fare una disamina corretta, ma è anche certo che dopo tanti anni e tante esperienze, anche io mi sono fatta una idea delle diverse cause che continuano ad alimentare questa violenza.
Senza volerla fare lunga , voglio solo brevemente fare una piccolissima disamina del percorso che recentemente ha intrapreso la politica nostrana e europea.
E’ in atto un vero progetto di restaurazione che si propone di ripristinare “un ordine” in cui i princìpi della Chiesa cattolica diventino punti fondanti della politica, con l’effetto di uno smantellamento sistematico dei diritti, a partire da quelli delle donne.
Oggi una buona fetta dei cittadini, sostengono il punto d’incontro di uno schieramento trasversale che sta attraversando tutta Europa anche con successo, vedi Italia, Ungheria, Polonia…
Base di questa virata sono gli attacchi ai diritti e all’autodeterminazione delle donne come per esempio sta accadendo in Italia , dove all’attacco all’interruzione volontaria di gravidanza regolata dalla legge 194, si aggiunge una continua minimizzazione della violenza maschile sulle donne, soprattutto quella domestica (la famiglia non si tocca anche se ci scappa la morta), e l’attacco a sfere private come la decisione di chiudere una relazione con un divorzio (che è un diritto), fino alla riabilitazione del pieno potere maschile nei confronti della “propria” donna e di quella prole che lei ha procreato per lui.
Quello che in poche parole può essere riassunto come il tentativo di un totale ripristino della patria potestà, cancellata da tempo dal nostro ordinamento, con la ricomposizione della famiglia tradizionale in cui non solo ci sia un uomo e una donna, ma in cui l’uomo sia padrone totale e incondizionato sia della moglie, che sta a casa a svolgere lavori domestici, riproduttivi e di cura, sia dei figli che in ogni modo dovranno essere sottomessi al volere del padre-padrone, anche se violento e abusante, in quello che sembra un ritorno al Medio Evo.
E come se non bastasse a tutto questo si affianca una forte, fortissimo rimettere al centro i valori della cristianità come baluardi di una politica di restaurazione – non meno pericolosa di quella di alcuni paesi islamici.
Ecco io credo che anche qui, oggi, si annidano i germi di questa tragedia e della continua violenza subita da tante, troppe donne.
Avere consapevolezza di tutto ciò ci deve obbligare a noi, laici, pluralisti, libertari ad impegnarci quotidianamente a fare argine a questo clima politico che rischia di travolgerci nei nostri valori e nei diritti che faticosamente abbiamo conquistato.
E Germinal lo fà
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