La XL Sagra della Pesche o un rave party sponsorizzato dal Comune di Leonforte?
Nei giorni 1 e 2 di Ottobre si è tenuta la XL Sagra delle Pesche e dei prodotti tipici.
La sagra, annunciata da settimane sui siti social come la madre di tutte le sagre, ma il cui programma è uscito solo giovedì 30 settembre, è stata un disastro... a leggere i tantissimi post sui social e a sentire i commenti degli avventori, ma procediamo con ordine:
Sabato mattina, la Sagra viene inaugurata ufficialmente, eppure, nel pomeriggio, i pochi espositori sono ancora alle prese con stand e punti luce, perché vero è che hanno avuto l’esonero dalla Tosap ( Tassa per l’occupazione del suolo e delle aree pubbliche), però non dall’allacciamento elettrico, e dunque i non muniti di attrezzatura propria hanno dovuto attendere la sistemazione della corrente, rischiando di “furminare” i passanti; ma forse il rischio era compreso nel programma XL?
Le poche bancarelle, distribuite in un pezzettino di Corso Umberto, offrivano prodotti vari e di tipico avevano assai poco.
Pochi i produttori in Sagra.
Nulla è stato organizzato alla Granfonte, e le associazioni ospitate nella villa comunale hanno dovuto fare volantinaggio, domenica mattina, per pubblicizzare gli eventi, perché nessuno aveva provveduto a segnalare la loro presenza e a sponsorizzare le attività.
Il punto dolente è stato il Rave party “in salsa nostrana”, così è stato definito su Facebook, ossia un concerto a favore dei ragazzi delle scuole, ospiti in piazza IV Novembre . Da anni i maturandi organizzano stand per vendere dolci e finanziare la matricola, ma ogni anno la vendita dei dolci si riduce a un consumo “autorizzato” di alcool, e quest’anno, fra musica e bagordi, le cose sono sfuggite di mano. Decine e decine sono state le lamentele dei residenti che fino a notte fonda “ la Notte Gialla” hanno subito la geniale trovata.
A difesa dell’amministrazione, che all’opposizione criticò ferocemente queste iniziative diseducative e deprecabili, non è mancata, ma si è ridotta all’accusa generazionale. Il problema sono infatti i GGGiovani e ovviamente i loro genitori. “Fate voi invece di criticare” è stata la risposta degli affini agli amministratori. A Leonforte non è consentito criticare chi comanda infatti i giornalisti ossequiosi e l’opposizione tacciono ubbidienti e chi osa avanzare una ragionata disapprovazione viene accusato di faziosità. La pattuglia morale social tace, in attesa di scagliare strali contro i nemici dei potenti e il paese lentamente muore anche e ancora di malasanità, dato che la Tac ancora non è arrivata e i dottori vengono assunti a Piazza Armerina e Nicosia. Sarà la mala sorte o la mancata elezione alla Regione del nostro sindaco?
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